Oltre 1.600 partecipanti per l’undicesima edizione della Monza Power Run, evento benefico a favore della lotta contro la leucemia. Un ricordo speciale per Gabriele “Lele” Brandazzi
Si è svolta tra sabato 13 e domenica 14 luglio l’undicesima edizione della Monza Power Run, evento sportivo non competitivo che ha unito divertimento, sport e beneficenza. Oltre 1.600 partecipanti di ogni età, dai 18 anni in su, hanno affrontato un percorso costellato di ostacoli tra Villasanta e il Parco di Monza, con l’obiettivo di sostenere una causa di grande valore: la lotta contro la leucemia.
Il ricavato della manifestazione sarà interamente devoluto all’associazione Lele Forever, in collaborazione con l’ospedale San Gerardo di Monza, per finanziare progetti e attività di ricerca legati alle malattie ematologiche. L’associazione, presieduta da Roberto Brandazzi, è nata in memoria del figlio Gabriele “Lele” Brandazzi, giovane rallysta di Villasanta scomparso nel 1999 a soli 27 anni dopo aver combattuto con coraggio una malattia del sangue.
Gabriele e il legame indissolubile con Monza e i motori
La storia di Gabriele continua a vivere nel cuore della comunità brianzola. Appassionato di rally e grande tifoso di Ayrton Senna, Gabriele chiese come ultima volontà che il carro funebre con la sua bara compisse un giro dell’Autodromo di Monza, il tempio della velocità che tanto amava. Da quel dolore è nato un impegno concreto: in oltre vent’anni, l’associazione Lele Forever ha raccolto quasi 2 milioni di euro, reinvestiti in iniziative concrete contro la leucemia.
La Monza Power Run è una delle manifestazioni simbolo di questo percorso di solidarietà, in grado di trasformare la fatica in speranza e la goliardia in azione concreta. A sottolinearlo è lo stesso Roberto Brandazzi: “Nella vita è fondamentale affrontare gli ostacoli tutti insieme. Lele aveva tantissimi amici, ed è motivo d’orgoglio combattere insieme a loro la malattia che ce l’ha portato via”.
Fango, ostacoli e travestimenti: la corsa più pazza della Brianza
L’edizione 2025 della Power Run ha visto un’ampia partecipazione anche per l’atmosfera scanzonata e coinvolgente. Tra parrucche eccentriche, visi dipinti e costumi improbabili, i runner hanno affrontato con il sorriso ostacoli di ogni tipo: acqua, fango, balle di fieno, muri di schiuma e strutture da superare con agilità (e spesso ironia). Sabato è andata in scena la prova più lunga, 12 km, mentre domenica si sono alternate tre batterie da 6 km, su un tracciato ridotto ma non meno impegnativo.
Il principio guida della corsa è semplice: non vince chi arriva primo, ma chi si diverte di più. Un’idea di sport inclusivo e partecipato, che trova il suo senso più profondo nella comunità che si unisce per uno scopo comune.
Monza Power Run, oltre 200 volontari e un messaggio che resta
Fondamentale per la riuscita dell’evento è stato il contributo degli oltre 200 volontari, che hanno lavorato per mesi alla costruzione degli ostacoli e al coordinamento dell’intera manifestazione. Il weekend si è concluso nella serata di domenica con un concerto finale e con la presenza toccante di Alessandro De Giuseppe, inviato delle Iene e amico di Gabriele, che ha voluto esserci per testimoniare la propria vicinanza.






