Roma, 2 ottobre – In queste ore l’esercito israeliano (IDF) sta intercettando le navi della Global Sumud Flotilla sono. A bordo delle navi, oltre a personalità mondiale come Greta Thunberg e Thiago Avila, tanti gli attivisti italiani, membri dell’equipaggio, arrestati. Presenti anche alcuni politici.
Ecco chi sono gli italiani fermati a bordo della Global Sumud Flotilla
Alle 11 di questa mattina erano 39 le imbarcazioni della Global Sumud Flotilla intercettate e 5 quelle che continuano la navigazione verso Gaza. In base alle informazioni disponibili sul sito dell’organizzazione, ecco chi sono alcuni degli italiani, tra cui membri dell’ONG Music For Peace e della ONG Emergency, fermati dalle forze israeliane e su quali barche si trovavano.
– ALL INN: Pietro Queirolo Palmas
– ALMA: Antonio La Piccirella e Simone Zambrin
– AURORA: Federico Frasca, Gonzalo Di Pretoro, Irene Soldati, Marco Orefice e Sara Masi
– GRANDE BLU: Emanuela Pala, Luca Poggi
– HIO: Lorenzo D’Agostino
– JEANNOT III: Andrea Sebastiano Tribulato
– KARMA: Annalisa Corrado (eurodeputata Pd), Arturo Scotto (deputato del Pd), Margherita Cioppi, Michele Saponara, Paolo Romano (consigliere regionale della Lombardia, Partito Democratico), Saverio Tommasi e Romano Notarianni.
– MORGANA: Barbara Schiavulli, Benedetta Scuderi (europarlamentare Europa Verde), Carlo Alberto Biasoli, Jose Nivoi e Marco Croatti (senatore, Movimento 5 Stelle)
– OTARIA: Adriano Veneziani, Alessandro Mantovani, Cesare Tofani, Dario Crippa, Giorgio Patti e Manuel Pietrangeli.
– SEULLE: Fabrizio De Luca, Paolo De Montis, Ruggero Zeni e Silvia Severini.
– SIRIUS: Nicolas Calabrese
Anche politici italiani tra i fermati della Flotilla
Una di queste è Annalisa Corrado, in carica dal luglio 2024 per il Partito Democratico nel gruppo S&D, è un’ingegnera meccanica e ambientalista di lunga esperienza. Laureata all’Università La Sapienza di Roma e attiva nel campo delle energie rinnovabili e della sostenibilità ambientale, ha partecipato alla spedizione umanitaria della Global Sumud Flotilla contro il blocco navale della Striscia di Gaza nell’estate 2025.
Anche Benedetta Scuderi, eurodeputata dal 2024 per Europa Verde nel gruppo Verdi/ALE, è tra gli arrestati. Con una formazione giuridica e una specializzazione in sostenibilità, Scuderi ha un ruolo attivo nella politica europea ambientalista ed è stata parte integrante della spedizione umanitaria. Entrambe le deputate rappresentano una voce importante nel Parlamento europeo per le tematiche umanitarie e ambientali.
Arturo Scotto è un politico italiano nato a Torre del Greco, in provincia di Napoli, il 15 maggio 1978. Laureato in Scienze Politiche all’Università Federico II di Napoli, ha iniziato la sua militanza giovanile nella Sinistra Giovanile nel 1994, diventando due anni dopo segretario del circolo della sua città. La sua carriera politica è da sempre legata alla sinistra italiana: inizialmente nei Democratici di Sinistra, poi nelle formazioni nate in alternativa al Partito Democratico, come Sinistra Democratica e soprattutto Sinistra Ecologia e Libertà, di cui è stato dirigente nazionale e coordinatore regionale in Campania.
Tra gli arrestati camallo Calp e un genovese di 23 anni
Tra i sequestrati la scorsa notte durante l’arrembaggio della Marina israeliana contro la Global Sumud Flottilla anche due genovesi. Si tratta di José Nivoi, portuale del Calp, e di Pietro Queirolo Palmas, che si trovavano rispettivamente a bordo delle imbarcazioni Morgana e All In.
“Con la presente vi comunichiamo che nostro figlio Pietro Queirolo Palmas, a bordo della All In, imbarcazione della missione umanitaria pacifica Global Sumud Flottilla, è stato sequestrato da militari israeliani in acque internazionali, in violazione delle norme marittime” scrivono i genitori, Sara Urgeghe e Luca Queirolo Palmas. Proseguono: “Il sequestro è avvenuto alle 22.15, ora in cui abbiamo perso ogni contatto con nostro figlio. Nel suo ultimo messaggio ci ha informati che erano stati colpiti con getti d’acqua ad alta pressione e sostanze urticanti, nonostante non opponessero alcuna resistenza al sequestro violento. Vi chiediamo di intervenire al più presto per difendere un vostro cittadino e condannare l’operato di un primo ministro sul quale pende un mandato d’arresto della Corte penale internazionale per genocidio».
Secondo comunicazioni ufficiali e ricostruzioni, le autorità israeliane avrebbero portato i passeggeri delle imbarcazioni intercettate nel porto di Ashdod. Dovrebbero essere successivamente identificati e espulsi o rimpatriati. Tajani ha detto che le autorità israeliane hanno assicurato che non sarebbe stata usata violenza e che il consolato italiano è attivo per assistere i connazionali.






