Roma, 21 giugno 2025 – Continua la disputa legale tra il Comune di Roma e l’ex calciatore Francesco Totti riguardo a una presunta dependance abusiva di 60 metri quadrati situata nel giardino della sua villa nel quartiere Axa. Il Comune ha presentato un ricorso al Consiglio di Stato, con udienza fissata per l’8 luglio, dopo che il Tar del Lazio aveva precedentemente annullato l’ordine di demolizione.
Il contenzioso sulla dependance di Totti: cronologia e motivazioni
Il procedimento giudiziario, che va avanti da quasi dieci anni, ha vissuto un importante colpo di scena nel 2021, quando i giudici amministrativi di primo grado avevano dato ragione a Totti annullando l’atto di demolizione. Tuttavia, questa sentenza è stata successivamente contestata a causa di un errore procedurale: gli avvocati del Comune non erano stati convocati correttamente per un problema legato al passaggio dal processo cartaceo a quello digitale, impedendo così la presentazione delle loro argomentazioni in aula.
Dopo quella decisione, il Comune di Roma ha riavviato l’iter di verifica edilizia, confermando la natura abusiva della costruzione. Nel febbraio 2024 è stata nuovamente inviata la documentazione a Totti, che non ha fornito risposta. La difesa del Comune ha quindi scelto di rivolgersi al Consiglio di Stato chiedendo l’annullamento della sentenza o, in alternativa, un nuovo processo davanti al Tar.
Implicazioni e contesto
La vicenda riguarda un deposito costruito vicino alla piscina della villa di Totti, che secondo il Comune non rispetterebbe le normative edilizie vigenti. La disputa legale si inserisce nel più ampio contesto delle attività amministrative di controllo e tutela del territorio nella capitale, dove l’attenzione verso le irregolarità edilizie è particolarmente alta.
La situazione sarà aggiornata dopo l’udienza dell’8 luglio, quando il Consiglio di Stato dovrà pronunciarsi sul ricorso del Comune e sulla regolarità della costruzione contestata. Intanto, la vicenda tiene alta l’attenzione sui temi del rispetto delle norme urbanistiche anche nelle proprietà di personaggi pubblici di rilievo come Francesco Totti.
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