Milano, 1° ottobre 2025 – Si è svolta oggi una nuova udienza del processo che vede imputate otto persone, tra imprenditori, tecnici e funzionari del Comune di Milano, accusati di lottizzazione abusiva e falso in relazione alla costruzione della Torre Milano in via Stresa. La vicenda giudiziaria, che riguarda un progetto edilizio controverso nel quartiere meneghino, ha visto l’audizione di quattro testimoni e un consulente tecnico dell’accusa.
Le testimonianze in aula

Durante l’udienza odierna sono stati sentiti il professor Alberto Roccella, perito esperto in normativa urbanistica, un vicino della Torre Milano che ha descritto i disagi causati dal cantiere, l’ingegnere e architetto Mariani, promotore degli esposti presentati in passato, e un testimone che ha illustrato le dinamiche amministrative del Municipio 2 di Milano.
Il professor Roccella ha fornito chiarimenti tecnici riguardo la normativa vigente, mentre il vicino ha evidenziato l’impatto dei lavori sulla vita quotidiana della zona. L’ingegner Mariani ha confermato l’attività di denuncia che ha portato all’apertura dell’inchiesta, e il quarto testimone ha ricostruito il contesto politico e istituzionale locale.
Al termine dell’udienza, l’avvocato Federico Papa, difensore del costruttore Carlo Rusconi, ha sottolineato che “è emerso il problema di una costruzione nuova che sicuramente non fa piacere per la polvere e per i lavori che sono stati fatti ma non è un tema di carattere penale”. Rusconi è imputato insieme al figlio Stefano, anch’egli costruttore, al progettista e direttore dei lavori Gianni Maria Ermanno Beretta, e a ex dirigenti comunali, tra cui Giovanni Oggioni, sottoposto agli arresti domiciliari anche per un’indagine separata relativa a corruzione, Franco Zinna, ex responsabile della Direzione Urbanistica, e tre funzionari dello Sportello Unico Edilizia.
Questioni processuali e prossime fasi
All’inizio dell’udienza, la difesa ha chiesto di escludere le audizioni del professor Roccella e dell’architetto Maurizio Bracchi, sostenendo che i due esperti non sono testimoni diretti dei fatti, ma soltanto illustratori dell’evoluzione normativa, materia che non rientrerebbe nella testimonianza. La giudice Paola Braggion ha respinto tale richiesta, confermando la validità delle loro deposizioni.
L’avvocato Papa ha inoltre evidenziato come “se c’è una critica al Comune di Milano e alla politica milanese negli ultimi 12-13 anni non è questione che attiene né al mio assistito né a queste aule, che dovrebbero occuparsi di altro”.
La prossima udienza è fissata per il 29 ottobre 2025, quando saranno ascoltati gli ultimi due testimoni dell’accusa, i consulenti della parte civile e inizieranno le audizioni dei testimoni della difesa e del responsabile civile. Gli imputati saranno gli ultimi a essere sentiti nel corso del dibattimento.
Il processo alla Torre Milano rappresenta uno degli episodi più rilevanti in materia di edilizia e urbanistica a Milano, città che continua a confrontarsi con sfide complesse legate allo sviluppo urbano e alla legalità amministrativa.



