Napoli, 14 ottobre 2025 – Piazza Dante si è trasformata ieri in un insolito campo da calcio per un torneo di protesta organizzato da ex operai sociali (ops) in concomitanza con la partita di calcio Italia-Israele disputata a Udine. L’iniziativa, che ha raccolto numerosi partecipanti, ha avuto come slogan centrale la frase “Diamo un calcio al sionismo” ed è stata accompagnata da manifesti con cartellini rossi rivolti a Israele.
La protesta contro il sostegno italiano a Israele

Durante l’evento, gli organizzatori hanno ribadito con forza il loro messaggio contro le azioni militari israeliane nella Striscia di Gaza, definite da loro un “vero e proprio genocidio”. Secondo quanto espresso dai promotori della manifestazione, il governo italiano guidato dalla premier Giorgia Meloni non avrebbe fatto nulla per ritirare il sostegno a Israele, anzi, avrebbe continuato a fornire armi e appoggi politici a Netanyahu. Inoltre, è stato denunciato che in occasione della partita tra Italia e Israele a Udine sarebbe stato autorizzato l’intervento del Mossad sul territorio italiano, volto a reprimere le voci critiche che chiedevano l’esclusione della squadra israeliana dalle competizioni FIFA.
L’iniziativa di piazza Dante si è quindi posta come un momento di dissenso e contestazione verso le politiche internazionali dell’Italia, sottolineando come, per i manifestanti, il calcio dovrebbe essere uno strumento di condivisione, inclusione e solidarietà, lontano da ogni forma di discriminazione politica o etnica.
Giorgia Meloni e il contesto politico attuale
Giorgia Meloni, presidente del Consiglio dei ministri dal 22 ottobre 2022, è la prima donna a ricoprire questo incarico nella storia italiana. Leader di Fratelli d’Italia, partito di centrodestra, Meloni ha mantenuto una ferma posizione di sostegno all’alleanza con Israele in ambito internazionale. Nel corso del suo mandato, il governo ha continuato a garantire supporto politico e militare al governo israeliano, nonostante le critiche internazionali sulle operazioni nella Striscia di Gaza.
La premier Meloni, con un passato politico che l’ha vista attiva fin da giovane nel movimento giovanile di destra, ha costruito la propria carriera su posizioni conservatrici e nazionaliste, mantenendo un ruolo centrale sulla scena politica italiana e internazionale.
L’evento di Napoli rappresenta dunque una forte espressione di dissenso civile, che si inserisce in un contesto di crescente tensione e dibattito sull’opportunità di sostenere o meno Israele nelle sue azioni militari, e sull’uso del calcio come veicolo di messaggi politici.






