Nel Consiglio comunale di Torino si è svolta un’audizione che ha visto protagonisti gli attivisti di Ultima Generazione. Claudio Borsello, ingegnere 55enne, è intervenuto al decimo giorno di digiuno intrapreso per denunciare la situazione a Gaza. Accanto a lui erano presenti Jean Louis Aillon, dell’Associazione Fanon, e Rita Vittori del Centro studi Sereno Regis.
Le richieste di Ultima Generazione
Nel corso dell’incontro è stato presentato un appello diretto alla presidente del Consiglio Giorgia Meloni, contenente cinque richieste principali: il riconoscimento del genocidio in atto a Gaza e l’adesione al rapporto ONU del 16 settembre; il riconoscimento dello Stato di Palestina, come già avvenuto in Paesi quali Francia, Regno Unito, Canada e Australia; l’interruzione delle collaborazioni militari, tecnologiche ed economiche con Israele; l’apertura immediata di corridoi umanitari sia terrestri sia marittimi; la tutela degli equipaggi civili impegnati nella Global Sumud Flotilla e nella Thousand Madleens. Il documento è stato sottoscritto durante la seduta.
La testimonianza di Borsello
“Non è una decisione leggera, ma la mia coscienza non poteva ignorare la condizione insostenibile del popolo palestinese”, ha dichiarato Borsello. Ha aggiunto che, qualora le richieste venissero accolte, lui e gli altri militanti di Ultima Generazione che stanno portando avanti lo sciopero della fame a Roma interromperebbero la protesta.
Il boicottaggio lanciato da Ultima Generazione
Il movimento ha inoltre evidenziato di avere già ottenuto oltre 58mila firme a sostegno del boicottaggio dei prodotti distribuiti da aziende italiane che intrattengono rapporti commerciali con Israele. Secondo Ultima Generazione, continuare a commerciare significa alimentare un sistema di violenza e oppressione.
La mobilitazione continua
Attraverso i propri canali ufficiali e i social network, l’organizzazione ha rilanciato l’appello alla mobilitazione. “Il sistema che reprime i palestinesi – si legge in una nota – è lo stesso a cui apparteniamo noi. Per questo la complicità economica non può più essere tollerata”.
Potrebbe interessarti anche questo articolo: Nerviano, attivisti di Palestine Action si incatenano ai cancelli della Leonardo






