Torino, 15 settembre 2025 – Arrestato 40enne tunisino con l’accusa di appartenere al gruppo jihadista Ansar al-Sharia. L’indagine, condotta dalle forze dell’ordine italiane, ha rivelato che l’uomo era già detenuto per altri reati ma manteneva contatti con ambienti radicalizzati e aveva manifestato l’intenzione di compiere un attentato terroristico una volta rilasciato.
Identità falsa e legami con il terrorismo jihadista
L’uomo, presente in Italia da oltre un decennio, era entrato nel paese utilizzando un’identità falsa, circostanza che ha complicato inizialmente le indagini. Le autorità hanno confermato che l’individuo nutriva un forte culto nei confronti di Osama Bin Laden, figura simbolo del terrorismo internazionale, e attraverso conversazioni intercettate aveva espresso la volontà di portare a termine un attacco dopo la sua scarcerazione.
Inoltre, l’uomo è stato identificato come membro attivo di Ansar al-Sharia, un’organizzazione jihadista che si è distinta per la sua ideologia estremista e per i contatti con gruppi terroristici internazionali. Le attività di Ansar al-Sharia sono sotto stretta osservazione da parte delle autorità italiane ed europee, dato il rischio concreto che rappresentano per la sicurezza pubblica.
Operazioni antiterrorismo e prevenzione
L’arresto a Torino segna un importante successo nell’ambito delle operazioni antiterrorismo italiane, che da anni monitorano con attenzione i fenomeni di radicalizzazione, soprattutto tra soggetti con passaporti falsi o identità non verificate. Le forze dell’ordine hanno sottolineato l’importanza della collaborazione tra diversi enti nazionali e internazionali per intercettare tempestivamente minacce potenziali.
L’indagine ha inoltre evidenziato come la presenza di individui con legami jihadisti sul territorio italiano rappresenti ancora una sfida significativa, richiedendo strategie di prevenzione sempre più efficaci per contrastare la radicalizzazione e garantire la sicurezza dei cittadini. Le autorità continuano a mantenere alta la guardia, soprattutto nelle aree metropolitane come Torino, dove è stato arrestato il 40enne tunisino.






