Un caso di presunta truffa ai danni della sanità pubblica ha scosso l’ospedale di Bisceglie, in provincia di Barletta-Andria-Trani. Un dirigente medico della struttura sanitaria è stato posto agli arresti domiciliari con l’accusa di truffa aggravata e false attestazioni. Secondo le indagini coordinate dalla Procura e condotte dagli agenti del commissariato di Trani, per diversi mesi l’uomo avrebbe timbrato il badge di ingresso per iniziare il turno di lavoro, per poi allontanarsi dall’ospedale prima di svolgere le proprie mansioni
Le modalità della presunta truffa
Le indagini, iniziate a seguito di alcune segnalazioni e supportate da pedinamenti, hanno rivelato che il medico avrebbe marcato il cartellino sia nei turni pomeridiani che notturni senza però rimanere in servizio. Dopo aver preso le consegne dai colleghi del turno precedente, si sarebbe allontanato dall’ospedale, spesso tornando a casa in auto o in bicicletta, lasciando così il posto di lavoro sguarnito. Anche al momento dell’esecuzione dell’ordinanza cautelare, il medico era stato sorpreso mentre timbrava il badge e usciva dalla struttura.
Un fenomeno non isolato
Il caso di Bisceglie richiama analoghe vicende emerse in altre parti d’Italia, come quella recentemente accaduta in Toscana, dove un medico specializzato nella terapia del dolore era stato arrestato per aver svolto visite private durante l’orario di lavoro pubblico, percependo compensi irregolari e facendo uso improprio di medicinali ospedalieri. Questi episodi evidenziano le difficoltà nel controllo delle presenze e delle attività dei professionisti sanitari all’interno delle strutture pubbliche.
Il Comune di Bisceglie, con una popolazione di oltre 53 mila abitanti, è noto per il suo importante ruolo agricolo e per la presenza di industrie tessili, ma anche per il suo complesso sistema sanitario, che ora si trova a dover affrontare questa delicata situazione giudiziaria. Le autorità competenti continuano l’attività investigativa per accertare l’entità del danno arrecato e valutare eventuali ulteriori responsabilità.






