Migliaia di sostenitori laziali sfilano ai Fori Imperiali e chiedono cambiamenti societari, mantenendo saldo l’amore per la squadra e registrando un boom di abbonamenti.
Roma, 15 luglio 2025 – Un fiume biancoceleste ha invaso oggi le vie della Capitale per manifestare il malcontento crescente legato alla gestione della Società Sportiva Lazio. A pochi giorni dall’inizio della preparazione atletica a Formello, oltre 10mila tifosi, guidati dagli Ultras Lazio, hanno attraversato i Fori Imperiali fino a raggiungere il Campidoglio, per protestare contro la presidenza di Claudio Lotito.
La protesta dei tifosi: un grido contro la gestione di Lotito
La stagione calcistica della Lazio si è chiusa lo scorso anno con risultati al di sotto delle aspettative, aggravati dall’impossibilità di operare sul mercato per il superamento dei parametri FIGC relativi a liquidità, indebitamento e costo del lavoro. Nonostante il ritorno di Maurizio Sarri sulla panchina biancoceleste, che aveva inizialmente riacceso gli entusiasmi, le recenti difficoltà hanno portato i tifosi a tornare in piazza con un messaggio chiaro: la richiesta di un cambiamento nella proprietà.
Il corteo, partito da Largo Corrado Ricci con lo striscione della curva Nord, ha sfilato pacificamente nel rispetto del decoro urbano, seguendo le indicazioni degli ultras di evitare l’uso di petardi e fumogeni. La manifestazione, più contenuta rispetto allo scorso anno che aveva coinvolto oltre 15mila persone, ha visto cori e striscioni contro Lotito e la sua gestione, con un appello diretto anche alle istituzioni capitoline.
Gli organizzatori della protesta hanno sottolineato la necessità di un incontro con il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, e l’assessore allo sport, Onorato, affermando: “La politica ce lo ha messo come presidente, la politica ora lo deve togliere”. Nei mesi precedenti, la città era stata tappezzata da striscioni che invitavano Lotito e Forza Italia a “liberare la Lazio”, segnando un’escalation nel dissenso popolare.
Il legame indissolubile tra tifosi e squadra
Nonostante le tensioni con la proprietà, l’affetto dei tifosi per la squadra rimane saldo. A testimonianza di ciò, i dati di vendita degli abbonamenti per la stagione 2025-2026 indicano un incremento significativo: oltre 22mila tessere vendute, rispetto alle circa 18mila della passata stagione. Questo trend positivo evidenzia un attaccamento profondo ai colori biancocelesti, che supera le critiche rivolte alla gestione societaria.
Il ritorno di Maurizio Sarri, tecnico dal profilo internazionale e artefice di successi importanti nella sua carriera, rappresenta un punto di svolta per la squadra. Dopo essere tornato sulla panchina laziale nel giugno 2024 con un contratto biennale, Sarri punta a rilanciare il club sia in campionato che nelle competizioni europee, facendo leva sul suo consolidato modello di gioco, noto come “sarrismo”.
Nel frattempo, la protesta di oggi ribadisce come il popolo laziale sia determinato a farsi sentire, rivendicando un futuro diverso per la società. Il rapporto tra tifosi e dirigenza resta quindi centrale nelle dinamiche che accompagneranno la stagione sportiva appena iniziata.
Fonte: Davide Di Carlo - SS Lazio, un fiume biancoceleste travolge Roma. La protesta dei tifosi contro Lotito





