Roma, 19 settembre 2025 – Si riapre il dibattito sull’inclusione scolastica e sul rispetto delle persone con disabilità dopo la richiesta di un docente di educazione fisica che ha offerto denaro a uno studente con disabilità incitandolo a compiere un salto sotto forma di sfida. Il tutto documentandolo con un video. L’episodio ha suscitato indignazione e ha portato alla sospensione immediata dell’insegnante coinvolto.
Il caso del docente di educazione fisica e lo studente con disabilità
Nella sentenza confermata dal Tribunale di Monza n. 1035/2025 del 12 settembre scorso, si legge che il professore disse allo studente: “Ti do 5 euro per un video mentre tenti di saltare”, una frase che ha scatenato una pioggia di critiche. L’atteggiamento dell’insegnante è stato definito come una forma di umiliazione e discriminazione nei confronti di uno studente che, a causa della sua disabilità, necessita di un supporto e di un ambiente scolastico accogliente e rispettoso.
Secondo quanto riferito dalle autorità scolastiche, il docente è stato immediatamente sospeso in seguito a un’indagine interna che ha confermato comportamenti poco professionali e contrari ai principi di inclusione e rispetto della dignità degli studenti. La dirigente scolastica ha sottolineato come la scuola debba essere un luogo di crescita e di sostegno per tutti, senza eccezioni.
L’impatto sull’inclusione scolastica e le reazioni istituzionali
L’episodio ha riacceso l’attenzione sul tema delicato della discriminazione nelle scuole e sulla necessità di una formazione più approfondita per il personale educativo in materia di inclusione. Diverse associazioni per i diritti delle persone con disabilità hanno espresso solidarietà allo studente e chiesto un rafforzamento delle normative contro qualunque forma di prevaricazione o derisione.
Il caso resta aperto e rappresenta un monito per tutto il sistema educativo affinché sia garantito il pieno rispetto della dignità e dei diritti di ogni studente, indipendentemente dalle sue condizioni personali.






