Roma, 12 settembre 2025 – Il tema della balneabilità del Tevere divide profondamente i cittadini della Capitale. L’idea, rilanciata dal sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, durante la partecipazione al Padiglione Italia all’Expo 2025 di Osaka, ha scatenato un acceso dibattito tra i romani, tra scetticismo e speranze.
Le dichiarazioni del sindaco Gualtieri e il confronto con Parigi

Durante l’Expo 2025, Gualtieri ha annunciato di aver avviato un dialogo con il ministro Pichetto Fratin e il presidente Rocca per creare un tavolo di lavoro con governo e Regione dedicato agli investimenti necessari per la bonifica del Tevere. Il sindaco ha stimato che i costi potrebbero essere inferiori a quelli sostenuti per la bonifica della Senna a Parigi, effettuata in vista delle Olimpiadi 2024 con un investimento di circa 1,4 miliardi di euro.
A Parigi, infatti, dopo un secolo, la Senna è tornata balneabile in alcune zone centrali come Bercy, Bras Marie e Grenelle, con accessi limitati a poche centinaia di persone alla volta. Questa trasformazione è parte di un più ampio progetto di sostenibilità ambientale che ha visto la sindaca Anne Hidalgo impegnata nel miglioramento della qualità dell’aria, nella piantumazione di alberi e nella pedonalizzazione di molte strade, con risultati tangibili su traffico e inquinamento.
Scetticismo e speranze tra i cittadini romani
Nonostante le intenzioni ufficiali, l’opinione pubblica romana resta diffidente. Passeggiando lungo le rive del Tevere, molti cittadini esprimono dubbi sulla possibilità di una reale bonifica del fiume. “Non ci penso nemmeno, troppi scarichi e sporcizia. Sarebbe quasi impossibile bonificarlo”, afferma un passante, mentre un altro commenta: “Capisco che l’idea affascini ma va bene per le passeggiate, non per il bagno”.
Anche i più giovani mostrano scarsa fiducia: “Non penso mi fiderei neanche dopo una bonifica, l’acqua ora è troppo sporca”, dice una ragazza nel centro storico. Tuttavia, qualche voce più ottimista invita a credere nel progetto: “Se lo bonificano, perché no? Sarebbe bello tornare a fare il bagno come i nostri nonni. Ma prima bisogna pulirlo bene”.
Il dibattito riflette la complessità del tema e la necessità di un impegno concreto e a lungo termine per migliorare la qualità delle acque del Tevere, che attraversa il cuore di una città storica e culturalmente ricca come Roma.
L’obiettivo di rendere il Tevere di nuovo balneabile si inserisce in un più ampio progetto di rigenerazione urbana e ambientale, che mira a trasformare i fiumi cittadini in spazi vivibili e sostenibili, come dimostrano le esperienze europee di successo.






