Roma, 5 ottobre 2025 – Un corteo in solidarietà con la Palestina e la Global Sumud Flotilla ha attraversato oggi le vie di Roma, coinvolgendo migliaia di persone. La manifestazione, inizialmente prevista con un percorso definito, ha subito un prolungamento spontaneo che ha portato a violenti scontri in via del Verano, dove studenti e attivisti si sono scontrati con le forze dell’ordine tra lanci di bottiglie e manganellate.
Corteo pro Palestina: manifestazione non autorizzata e tensioni in piazza

La protesta, che ha avuto inizio con un presidio tollerato fin dalle 14 nei pressi della Piramide all’Ostiense, è stata dichiarata illegale dal ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, che ha sottolineato come le forze di polizia abbiano gestito la situazione “con equilibrio”. Il corteo, composto da diverse sigle tra cui numerosi collettivi studenteschi, ha espresso rivendicazioni incrociate e ha visto l’esposizione di bandiere di Hezbollah, con slogan contro il premier Giorgia Meloni, il presidente degli Stati Uniti Joe Biden e Israele.
Nel corso della giornata, si sono verificati scontri intensi a Piazzale Ostiense, con lanci di bombe carta, bottiglie e uso di idranti e gas lacrimogeni da parte della polizia per disperdere i manifestanti. Il bilancio provvisorio parla di quattro fermati, di cui due denunciati per resistenza, violenza e lesioni a pubblico ufficiale, e circa 30 agenti feriti tra poliziotti e militari della Guardia di Finanza. Inoltre, sono stati emessi 40 fogli di via per gli attivisti coinvolti.
Fonti del Viminale hanno confermato la presenza di infiltrati violenti all’interno del corteo, confermando la fondatezza del divieto di manifestazione emanato dalla Questura di Roma. Secondo quanto riferito, gruppi violenti si sono mimetizzati tra i manifestanti pacifici per scatenare disordini e attaccare le forze dell’ordine, seguendo uno schema già noto in precedenti episodi di guerriglia urbana.
Reazioni istituzionali e sindacali agli scontri
Antonio Nicolosi, segretario generale di Unarma, ha condannato duramente gli episodi di violenza, affermando che “la politica non può legittimare i violenti” e ha espresso solidarietà alle forze dell’ordine intervenute, impegnate a garantire sicurezza e ordine pubblico con grande professionalità. Anche il sindacato di polizia Coisp ha definito la manifestazione una “guerriglia organizzata”, denunciando il lancio di molotov e altri oggetti contundenti contro i mezzi della polizia.
Il ministro Piantedosi ha espresso al capo della Polizia Vittorio Pisani apprezzamento per l’operato delle forze dell’ordine, evidenziando la complessità della giornata e la necessità di mantenere un equilibrio nell’intervento, nonostante le gravi intemperanze riscontrate.
Dal mondo politico, il presidente dei senatori di Forza Italia, Maurizio Gasparri, ha definito i manifestanti “teppisti comunisti” e ha manifestato piena solidarietà alle forze dell’ordine, auspicando maggiori tutele e risorse per chi garantisce la sicurezza pubblica.
Nel frattempo, a Roma, circa 200 manifestanti hanno proseguito la protesta davanti alla stazione Ostiense, dove la tensione è rimasta alta con cori contro la polizia e un elicottero della polizia che ha sorvolato la zona per monitorare la situazione.
Gli scontri di oggi rappresentano un momento di forte tensione sociale e politica, in particolare alla vigilia del primo anniversario degli eventi del 7 ottobre, ricordati con manifestazioni e iniziative in diverse città italiane.






