Chi siamo
Redazione
giovedì 11 Dicembre 2025
  • Login
  • Cronaca
  • Politica
  • Economia
  • Esteri
  • Sport
    • Calcio
  • Spettacoli
  • Salute
  • Tecnologia
  • Cultura
  • Ambiente
  • Video
No Result
View All Result
  • Cronaca
  • Politica
  • Economia
  • Esteri
  • Sport
    • Calcio
  • Spettacoli
  • Salute
  • Tecnologia
  • Cultura
  • Ambiente
  • Video
No Result
View All Result
  • Login
No Result
View All Result
Home Cronaca

Tensione in aula a Napoli dopo la sentenza per l’esplosione nella fabbrica di fuochi

Tensione altissima a Napoli durante la sentenza sull’esplosione di Ercolano: condanne severe ai responsabili, rabbia e dolore tra i familiari delle vittime

by Marco Viscomi
10 Dicembre 2025
Tribunale di Napoli

Tribunale di Napoli | Wikicommons

Napoli, 10 dicembre 2025 – Momenti di forte tensione si sono verificati oggi nel Tribunale di Napoli, durante la lettura della sentenza del processo abbreviato relativo all’esplosione avvenuta nella fabbrica abusiva di fuochi d’artificio di Ercolano, il 18 dicembre 2024. L’esplosione aveva causato la morte di tre persone: le gemelle Sara e Aurora Esposito, di 26 anni, e il 18enne Samuel Tafciu.

Caos in Tribunale: tentativo di aggressione ai giudici evitato dalla polizia

Al momento della lettura del verdetto, i parenti delle vittime hanno reagito con urla e gesti di rabbia, ribaltando sedie e scrivanie. La situazione è degenerata fino a un tentativo di aggressione verso i giudici, prontamente sventato dall’intervento delle forze di polizia presenti in aula. Il clima è stato definito come estremamente teso e drammatico.

La sentenza del Tribunale di Napoli: condanne pesanti per i responsabili

Il giudice per l’udienza preliminare (Gup) ha emesso una condanna di 17 anni e 6 mesi ai datori di lavoro della fabbrica abusiva, ritenuti responsabili dell’esplosione che ha provocato la morte di tre giovani. Inoltre, il fornitore della polvere da sparo è stato condannato a 4 anni di reclusione. La sentenza segna una presa di posizione severa nei confronti di chi ha gestito e approvvigionato illegalmente la fabbrica di fuochi d’artificio, compromettendo così la sicurezza dei lavoratori.

Il contesto e l’impatto sulla comunità di Ercolano

L’incidente ha avuto un forte impatto sulla comunità di Ercolano, comune della città metropolitana di Napoli noto per il suo patrimonio archeologico e culturale. La tragedia ha scosso profondamente gli abitanti, che ricordano le vittime come giovani vite spezzate in modo drammatico. La vicenda ha inoltre acceso i riflettori sulla pericolosità delle attività abusive e sull’importanza della vigilanza e della sicurezza nei luoghi di lavoro.

Le autorità locali e gli operatori della giustizia continuano a monitorare la situazione per garantire il rispetto della legge e prevenire il ripetersi di simili tragedie, mentre la sentenza rappresenta un momento di giustizia per le famiglie colpite da questa dolorosa perdita.

La protesta dei familiari nel Tribunale di Napoli

La violenta reazione dei familiari delle tre vittime, una quindicina circa quelli presenti in aula, è scattata subito dopo che il gup Federica Girardi ha pronunciato la sentenza di condanna per i 3 imputati. Ma già prima della lettura del dispositivo si erano registrati momenti di tensione tra le famiglie delle vittime e quelle degli imputati, tanto che l’aula 413 del tribunale è stata presidiata per tutta l’udienza da polizia e carabinieri e in più di un’occasione è dovuto intervenire il personale sanitario.

Il tribunale di Napoli ha condannato quelli che sono stati ritenuti i datori di lavoro, Pasquale Punzo e Vincenzo D’Angelo, a 17 anni e 6 mesi per triplice omicidio volontario con dolo eventuale e caporalato: per loro la procura aveva chiesto 20 anni. Il terzo imputato, Raffaele Boccia, dovrà invece scontare 4 anni come chiesto dai pm Stella Castaldo e Vincenzo Toscano. Le due gemelle e il 18enne persero la vita mentre stavano preparando i fuochi d’artificio. Il collegio difensivo era composto dell’avvocato Viscusi, che rappresenta la compagna, la suocera e la figlia del 18enne Tafciu, dall’avvocato Francesco Pepe, legale della cognata del 18enne, da Nicoletta Verlezza, legale della famiglia delle gemelle Esposito, e dell’avvocato Ferdinando Letizia, che rappresentava i genitori di Samuel Tafciu.

Tags: Tribunale di Napoli

Related Posts

No Content Available

Articoli recenti

  • Milano, Barbuto (Uici): “La città ospiterà una delle Case della Luce per ciechi e ipovedenti”
  • Milano ospiterà una Casa della Luce per ciechi, Barbuto: “Sguardo aperto sul futuro”
  • L’Ucraina consegna agli Usa un piano aggiornato per negoziare la pace con la Russia
  • Nuovo duello tra Trump e Newsom: un’immagine del passato riaccende la polemica
  • Gli Usa sequestrano una maxi-petroliera al largo del Venezuela. Trump: “Operazione storica”

© 2025 Alanews – Smart Media Solutions - Testata giornalistica registrata al tribunale di Roma n° 243/2012 | Gestione editoriale e multimediale Editorially Srl - Via Assisi 21 - 00181 Roma - P.Iva: 16947451007 | Per la pubblicità: NewsCom S.r.l. – Divisione Testate on line - Sede legale: Via Assisi, 15 - 00181 Roma Capitale sociale: Euro 10.000,00 Codice Fiscale, Partita I.V.A. e Iscrizione al Registro delle Imprese di Roma n. 11903571005 | R.E.A. di Roma: 1335869 Visiona le nostre condizioni d'uso e la nostra politica sulla privacy & cookies.

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password?

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In
×
No Result
View All Result
  • Cronaca
  • Politica
  • Economia
  • Esteri
  • Sport
    • Calcio
  • Spettacoli
  • Salute
  • Tecnologia
  • Cultura
  • Ambiente
  • Video
  • Chi siamo
  • Redazione

© 2025 Alanews – Smart Media Solutions - Testata giornalistica registrata al tribunale di Roma n° 243/2012 | Gestione editoriale e multimediale Editorially Srl - Via Assisi 21 - 00181 Roma - P.Iva: 16947451007 | Per la pubblicità: NewsCom S.r.l. – Divisione Testate on line - Sede legale: Via Assisi, 15 - 00181 Roma Capitale sociale: Euro 10.000,00 Codice Fiscale, Partita I.V.A. e Iscrizione al Registro delle Imprese di Roma n. 11903571005 | R.E.A. di Roma: 1335869 Visiona le nostre condizioni d'uso e la nostra politica sulla privacy & cookies.