Roma, 9 settembre 2025 – Prosegue la protesta studentesca all’Università La Sapienza di Roma, dove un presidio permanente con tende è stato organizzato in solidarietà alla Global Sumud Flotilla, la spedizione di barche impegnata a rompere l’assedio di Gaza via mare. L’iniziativa, promossa dagli studenti dei movimenti Cambiare Rotta e Osa, assume toni di forte mobilitazione in risposta all’attacco subito stanotte da un drone al porto di Tunisi contro una delle imbarcazioni della Flotilla.
La protesta studentesca e la minaccia di bloccare l’ateneo

“L’impunità di Israele non sarà più tollerata”, affermano con decisione gli studenti, sottolineando la loro disponibilità a bloccare scuole e università nel caso in cui la spedizione venga nuovamente attaccata. In parallelo, segnala la loro solidarietà il sindacato generale di base (Usb), pronto a mobilitarsi bloccando fabbriche e porti.
Josè Nivoi, rappresentante del Calp Usb, ha commentato in collegamento dalla Flotilla: “Ieri avevamo un aereo spia sopra le nostre teste e, casualmente, questa mattina è arrivato l’attacco con il drone. Siamo pronti, mancano poche fasi per riunirci in mare aperto e raggiungere la Striscia di Gaza portando avanti questo importante atto politico.”
Matilde, studentessa di Cambiare Rotta, spiega la scelta di allestire le tende proprio alla Sapienza: “Vogliamo imporci come equipaggio di terra della Freedom Flotilla, non solo supportando una missione umanitaria, ma facendo la nostra parte in un Ateneo che ha delle responsabilità.”
Il contesto internazionale e il ruolo di Israele
La vicenda si inserisce in un quadro geopolitico complesso che vede coinvolto lo Stato d’Israele, repubblica parlamentare del Medio Oriente con capitale Gerusalemme, anche se non riconosciuta dalla comunità internazionale. Israele, con i suoi circa 10 milioni di abitanti, confina con Egitto, Giordania, Libano, Siria e i territori palestinesi della Cisgiordania e della Striscia di Gaza, quest’ultima oggetto dell’assedio che la Flotilla intende sfidare.
Il Paese rappresenta l’unica nazione a maggioranza ebraica al mondo e ha una storia segnata da numerosi conflitti arabo-israeliani, oltre a tensioni politiche e militari che coinvolgono anche la popolazione palestinese. La missione della Global Sumud Flotilla, dunque, si colloca in questo scenario di forte tensione, con l’obiettivo di portare aiuti e rompere il blocco imposto alla Striscia di Gaza.
L’attacco di questa notte con un drone al porto di Tunisi, dove la Flotilla aveva fatto scalo, ha ulteriormente acceso i riflettori sulla situazione, alimentando la determinazione degli attivisti e dei sostenitori, come testimoniano le parole degli studenti in presidio permanente alla Sapienza.
Fonte: Marco Vesperini - Tende alla Sapienza per la Global Sumud Flotilla: "Se la attaccano blocchiamo l'università"






