Pescara, 5 agosto 2025 – Una donna non vedente è stata lasciata a piedi alla stazione di Pescara dopo che un tassista le ha negato il servizio con l’accompagnamento del suo cane guida, in violazione della legge. Come riportato da Il Messaggero, la vicenda si è verificata nel tentativo della donna di raggiungere la zona dei grandi alberghi di Montesilvano, località limitrofa al capoluogo abruzzese.
Il rifiuto del tassista a Pescara
La donna, di origini portoghesi e residente in Emilia-Romagna, era arrivata a Pescara da Bologna e si era rivolta a un taxi per spostarsi verso Montesilvano. Tuttavia, il conducente le ha negato l’accesso al veicolo perché accompagnata dal cane guida, contravvenendo alla normativa italiana che autorizza le persone non vedenti a viaggiare con il proprio cane guida su tutti i mezzi pubblici, taxi compresi.
Nonostante l’intervento della Polizia ferroviaria, che ha tentato di persuadere il tassista, il rifiuto è rimasto fermo. Gli agenti hanno quindi assistito la donna nell’individuare un altro mezzo di trasporto e hanno segnalato l’accaduto alla polizia municipale, competente per le violazioni di questo tipo. Si prevede che il tassista sarà sanzionato con una multa amministrativa.
Una piaga sociale
Secondo i dati aggiornati e le testimonianze raccolte dall’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti (UICI) e altre associazioni, episodi simili di discriminazione sono purtroppo frequenti in tutta Italia. Nonostante la legge n. 37 del 1974 tuteli il diritto delle persone cieche di accedere con il cane guida ai luoghi pubblici e ai mezzi di trasporto, il rispetto di questa norma resta limitato.
I cani guida, generalmente labrador o golden retriever, sono appositamente addestrati per accompagnare le persone non vedenti in sicurezza, senza arrecare disturbo o danno.






