È rientrata a casa nella notte Tatiana Tramacere, la 27enne scomparsa dal 24 novembre e ritrovata viva in uno stanzino adiacente a una mansarda in un comune della provincia di Lecce, a pochi metri dalla sua abitazione. La giovane, accompagnata dal fratello Vladimir e dai carabinieri che l’hanno rintracciata dopo un’intensa attività investigativa, è stata visitata all’ospedale Vito Fazzi di Lecce e poi affidata ai familiari. Resta però da chiarire il contesto della vicenda: gli inquirenti non escludono né un sequestro né un allontanamento volontario.
Tatiana Tramacere: la svolta nelle ricerche
La svolta è arrivata nella serata di giovedì 4 dicembre, quando i carabinieri hanno individuato Tatiana Tramacere a Nardò, nascosta nella mansarda dell’amico 30enne Dragos Gheromescu, l’ultimo ad averla vista. L’uomo, portato in caserma, risultava inizialmente indagato per istigazione al suicidio.
Le indagini: perquisizioni e interrogatori
Gli specialisti del Ris hanno perquisito l’abitazione di Gheromescu, dove la giovane è stata trovata, mentre il 30enne è stato interrogato per ore nel comando provinciale di Lecce.
Gli investigatori stavano da giorni analizzando tabulati telefonici, chat e immagini di videosorveglianza. A Gheromescu era già stato sequestrato il telefono cellulare, quando era stato ascoltato come persona informata sui fatti.
L’ultimo incontro di Tatiana Tramacere e i punti oscuri
L’inchiesta, coordinata dal procuratore di Lecce Giuseppe Capoccia, si è concentrata sulle ultime ore prima della scomparsa. Il pomeriggio del 24 novembre Tatiana aveva incontrato l’amico in un parco vicino alla casa di famiglia.
Secondo la ricostruzione degli inquirenti, confermata dall’uomo in un’intervista televisiva, i due sarebbero rimasti insieme un paio d’ore parlando di un viaggio a Brescia, dove la giovane intendeva raggiungere l’ex fidanzato. Il 30enne si sarebbe offerto di accompagnarla.
Il confronto sarebbe degenerato in una “piccola discussione”, ma – secondo il racconto dell’uomo – si sarebbero lasciati “senza tensioni” dandosi appuntamento per il giorno successivo.
Il biglietto per Brescia era già stato acquistato, ma la 27enne non è mai salita su quel bus.
Le parole di Dragos: “È stata lei a organizzare tutto”
“È stata lei ad organizzare tutto e a chiedermi di aiutarla perché diceva che ero l’unico di cui si fidava. Mi ha detto che era giù di morale e voleva isolarsi dal mondo per un po’, ancora qualche giorno e poi sarebbe tornata a casa”. Questa, secondo quanto riferito, è la versione fornita ai carabinieri ieri sera dall’amico trentenne, Dragos-Ioan Gheormescu, ascoltato prima e dopo il ritrovamento di Tatiana Tramacere nella sua abitazione di Nardò. La giovane, scomparsa dal 24 ottobre, avrebbe confermato tale ricostruzione, rientrando a casa nella notte dopo i controlli in ospedale.
Dragos avrebbe inoltre raccontato di aver provato a convincere Tatiana a mettere fine alla situazione, visto il clamore mediatico generato dalla sua scomparsa. Quando i militari sono entrati nell’appartamento, ieri sera, non l’hanno trovata subito: la ragazza, stando a quanto emerso, si sarebbe nascosta al buio in un abbaino accessibile dal terrazzo.
Le indagini condotte dai carabinieri del nucleo investigativo dopo la scomparsa, lo scorso 24 novembre, hanno accertato che tra i due vi fosse una relazione. Le telecamere li avrebbero ripresi mentre si baciavano al parco Raho – dove Dragos lavora in un bar – e successivamente mentre entrano nella palazzina del giovane, da cui Tatiana non sarebbe più stata vista uscire. Dragos avrebbe riferito che la ragazza stava attraversando un periodo difficile anche per motivi di salute.
“Non ho fatto niente” avrebbe detto lei, spaventata, ai carabinieri al momento del ritrovamento.
Gli interrogativi ancora aperti
Restano aperti numerosi interrogativi: cosa sia accaduto nelle ore successive, come la giovane sia finita in quello stanzino e se vi sia rimasta volontariamente o sotto costrizione.
Gli investigatori proseguono gli accertamenti per ricostruire con precisione i nove giorni di scomparsa e stabilire eventuali responsabilità penali.






