Palermo, 12 settembre 2025 – Un intervento chirurgico complesso e multidisciplinare ha permesso di salvare un neonato del Burkina Faso, affetto da una grave malformazione al palato (labiopalatoschisi) e da una cardiopatia congenita. Il piccolo è stato operato presso il Centro cardiologico pediatrico del Mediterraneo (CCPM) di Taormina, grazie alla collaborazione tra diverse eccellenze sanitarie siciliane e al supporto di un’associazione benefica.
Interventi chirurgici combinati e collaborazione multidisciplinare
Il neonato si trovava già in cura al CCPM, dove aveva subito un primo delicato intervento cardiochirurgico. Successivamente, per correggere la malformazione maxillo-facciale, è stato eseguito un intervento combinato di palatoplastica e cheilorinoplastica dall’équipe dell’Unità Operativa Complessa di Chirurgia Maxillo-Facciale dell’ospedale San Marco di Catania, diretta da Alberto Bianchi. L’operazione, eseguita presso il presidio ospedaliero San Vincenzo di Taormina, ha richiesto una pianificazione multidisciplinare e una gestione anestesiologica di altissimo livello, data la complessità della cardiopatia congenita del neonato.
Il coordinamento tra chirurghi maxillo-facciali, cardiochirurghi guidati da Sasha Agati e anestesisti specializzati come Enrico Iannace ha garantito la massima sicurezza durante le delicate procedure. Bianchi ha sottolineato come “la presenza della malformazione cardiaca ha reso la procedura estremamente delicata” e ha definito l’operazione “un esempio virtuoso di medicina integrata”.
Supporto logistico e decorso post-operatorio
Fondamentale è stato anche il sostegno dell’associazione “Una voce per Padre Pio”, il cui presidente Enzo Palumbo ha curato la copertura delle spese mediche, le procedure chirurgiche e la logistica, inclusi voli e visti necessari per il trasferimento del bambino in Sicilia.
Il decorso post-operatorio è regolare e senza complicazioni; il neonato è attualmente in fase di ripresa sotto la cura del personale sanitario siciliano e con l’assistenza di un’infermiera proveniente dall’ospedale del Burkina Faso. Il responsabile del CCPM, Sasha Agati, ha espresso grande soddisfazione per il successo dell’intervento, evidenziando che il piccolo potrà tornare a casa e condurre una vita assolutamente normale.






