Roma, 18 agosto 2025 – Il mondo della televisione e della politica italiana si stringe nel ricordo di Pippo Baudo, scomparso il 16 agosto a Roma. Il celebre conduttore televisivo, noto soprattutto per il suo ruolo nel plasmare la televisione italiana degli ultimi decenni, è stato salutato anche da uno dei più importanti esponenti del governo italiano, il vicepremier e ministro degli Affari Esteri, Antonio Tajani, che ha voluto sottolineare l’impatto positivo e l’eredità culturale lasciata da Baudo.
Antonio Tajani ricorda un “grande italiano positivo”
Durante la visita alla camera ardente allestita al Teatro delle Vittoria di Roma, Antonio Tajani ha definito Baudo come “un grande italiano, soprattutto un italiano positivo“. Il vicepremier ha evidenziato come Baudo sia stato capace di far ridere e sorridere milioni di italiani senza mai cadere nella volgarità, incarnando un’immagine di cultura e positività. Tajani ha ricordato con affetto una cena durante la quale Baudo gli raccontò della sua Sicilia, descrivendo il conduttore come un uomo colto e poliedrico, simbolo dell’Italia migliore.
Antonio Tajani, figura di spicco della politica italiana ed europea, attualmente ricopre la carica di Vicepresidente del Consiglio dei Ministri e Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale nel governo Meloni dal 2022. Politico di lungo corso, ex presidente del Parlamento europeo e Commissario europeo, Tajani è noto per la sua profonda cultura e il suo impegno a favore dell’Europa e dell’Italia. Nel suo discorso, ha sottolineato come il ricordo di Baudo rimarrà vivo nella televisione italiana, rappresentando un’immagine di “bella Italia”.
La carriera e l’impatto di Pippo Baudo sulla televisione italiana
Giuseppe Raimondo Vittorio Baudo, nato a Militello in Val di Catania nel 1936, è stato uno dei volti più rappresentativi e influenti della televisione italiana. Conduttore, autore e pianista, Baudo ha legato la sua carriera soprattutto alla Rai, conducendo numerosi programmi di intrattenimento e ben tredici edizioni del Festival di Sanremo, di cui è stato anche direttore artistico più volte.
La sua capacità di mixare spettacolo, intrattenimento e approfondimento ha reso Baudo un punto di riferimento imprescindibile per la cultura popolare italiana. Tra i suoi meriti, anche la scoperta e il lancio di grandi nomi della musica italiana come Adriano Celentano, Mina e Lucio Battisti. Oltre al suo stile unico, Baudo è stato apprezzato per l’abilità di mantenere un tono rispettoso e mai volgare, qualità che lo ha reso amato da diverse generazioni.
La sua scomparsa rappresenta una perdita significativa per il panorama culturale e televisivo italiano, come testimoniano le parole di stima e affetto di importanti personalità come Antonio Tajani, che hanno voluto onorare la memoria di un artista che ha saputo raccontare l’Italia con leggerezza, intelligenza e positività.





