Roma, 19 settembre 2025 – La Corte Suprema di Cassazione ha pronunciato una sentenza che rappresenta una svolta importante nel diritto di famiglia, estendendo il diritto all’assegno di mantenimento anche alle coppie unite da un vincolo di unione civile. La decisione, emessa dalla prima sezione civile, riguarda il caso dello scioglimento di un’unione tra due donne, sancendo che i principi applicati al matrimonio devono valere allo stesso modo per le unioni civili.
L’assegno di mantenimento per le unioni civili
La Corte ha stabilito che “nell’ambito dell’unione civile, non diversamente da quanto avviene nel matrimonio, l’assegno divorzile può riconoscersi ove, previo accertamento della inadeguatezza dei mezzi del richiedente, se ne individui la funzione assistenziale e la funzione perequativo-compensativa”. Questo riconoscimento segna un importante passo avanti nel trattamento delle coppie omosessuali unite civilmente, equiparandole sotto questo profilo ai coniugi sposati.
La sentenza conferma dunque che le coppie formate da persone dello stesso sesso, regolate dalla Legge Cirinnà, godono degli stessi diritti e tutele previste per le coppie sposate, almeno per quanto riguarda l’obbligo di mantenimento in caso di scioglimento dell’unione.
