Roma, 7 novembre 2025 – Atti vandalici ripetuti da giorni colpiscono la sede dell’istituto comprensivo “Santa Beatrice” in via delle Vigne, a Roma. A denunciare l’accaduto è il dirigente scolastico, Donato Testa, che parla di un plesso “sotto attacco” a causa di scritte con svastiche, bestemmie, il lancio di petardi e l’esplosione di un vero e proprio ordigno artigianale.
Una escalation preoccupante di atti vandalici alla scuola Santa Beatrice
Secondo il racconto del preside, le prime scritte offensive sono apparse il 27 gennaio scorso, proprio nel giorno della Memoria, un momento simbolico che rende ancora più inquietante l’accaduto. Successivamente, tra il primo e il due novembre, si è registrato un susseguirsi di episodi gravi: un citofono è stato rimosso con violenza, un petardo ha frantumato i vetri delle scale e di un’aula, mentre ieri sera intorno alle 18:30 un ordigno più potente ha divelto la finestra e la serranda dell’ufficio del collaboratore del dirigente scolastico.
L’istituto conta complessivamente 18 classi e sei sezioni dalla prima alla terza media. La mancanza di telecamere di sorveglianza rende difficoltose le indagini, e al momento la scuola non ha ipotesi precise né sui responsabili né sulle motivazioni dietro questi atti. “La preoccupazione c’è – afferma Testa – non abbiamo mai subito una escalation simile, e non c’è stato nulla che potesse indurre a pensare a un’aggressione mirata contro qualcuno”.
Le istituzioni al lavoro per garantire la sicurezza
Il dirigente scolastico della scuola Santa Beatrice ha annunciato che intende nuovamente richiedere l’installazione di un sistema di videosorveglianza, misura già sollecitata dopo le prime svastiche comparse sui muri. Le forze dell’ordine sono attivamente impegnate nelle indagini per identificare i responsabili di questi episodi vandalici.

In una circolare diffusa questa mattina, la scuola ha espresso la propria determinazione a non fermarsi davanti a questi atti intimidatori, ribadendo l’impegno a portare avanti il delicato compito di educare e istruire le future generazioni. L’invito rivolto a studenti, famiglie e personale è a “resistere” insieme e a “non abbassare la guardia” di fronte a questa difficile situazione.






