Continua a crescere il numero delle vittime tra i pedoni sulle strade italiane. Dall’inizio dell’anno sono 408 i pedoni morti, con un preoccupante incremento registrato nelle ultime settimane di dicembre. I dati, aggiornati e analizzati dall’Osservatorio Sapidata-Asaps dell’Associazione sostenitori e amici della Polizia stradale, evidenziano una tragica emergenza soprattutto per gli anziani.
Emergenza pedoni: i dati sull’incidentalità 2025
Dall’1 gennaio al 14 dicembre 2025 sono stati contati 408 decessi tra i pedoni, di cui 250 maschi e 158 femmine. Un dato particolarmente allarmante riguarda l’età delle vittime: 208 persone avevano più di 65 anni, più della metà del totale, confermando come gli anziani siano i più esposti al rischio di incidenti mortali. Solo negli ultimi sei giorni sono stati registrati nove decessi, di cui sei ultra65enni.
Il mese più drammatico è stato settembre, con 56 pedoni morti, seguito da gennaio e novembre con 43 vittime ciascuno. Negli ultimi quindici giorni di dicembre si contano già 25 decessi, segno di una situazione ancora critica nel periodo invernale.
Distribuzione territoriale e fenomeni correlati
Dal punto di vista geografico, la Lombardia si conferma la regione con il maggior numero di pedoni deceduti (62), seguita da vicino dal Lazio con 61 vittime, di cui 34 solo a Roma. Seguono Emilia-Romagna (39), Sicilia (34), Piemonte (25), Veneto (24), Campania (23) e Toscana (21).
Un dato particolarmente grave riguarda gli investimenti sulle strisce pedonali: 185 pedoni sono stati uccisi mentre attraversavano regolarmente, un segnale inquietante sulla sicurezza degli attraversamenti pedonali. L’Asaps segnala inoltre 29 casi di pirateria stradale dall’inizio dell’anno, con automobilisti che sono fuggiti dopo aver investito i pedoni, tra cui un episodio recente a Capua.
Secondo il presidente dell’Asaps, Giordano Biserni, questi numeri rappresentano una vera emergenza sociale, con un bisogno urgente di interventi mirati per la tutela degli utenti più vulnerabili della strada.




