Napoli, 29 ottobre 2025 – Decine di studenti e studentesse dell’Università Federico II di Napoli si sono radunati questa mattina davanti alla sede di Economia in via Partenope, dando vita a una manifestazione pacifica durante lo svolgimento del Senato accademico. L’azione, promossa da collettivi e assemblee studentesche, ha voluto attirare l’attenzione del rettore Matteo Lorito, contestato per alcune decisioni riguardanti la partecipazione studentesca e le collaborazioni internazionali dell’ateneo.
La protesta degli studenti: sveglie e cuscini per “svegliare” il rettore

Gli studenti hanno espresso il loro dissenso con un gesto simbolico: sveglie che suonavano incessantemente e cuscini recanti scritte come “Lorito, svegliati!” e “Stop accordi con Israele”. L’obiettivo della protesta è stato sottolineare il malcontento per l’esclusione iniziale della componente studentesca dal Senato accademico e, soprattutto, per la mancata considerazione – secondo i manifestanti – di un documento firmato da oltre duemila tra studenti e docenti. Il testo richiedeva la sospensione degli accordi tra l’Università Federico II e le università israeliane in segno di protesta contro il genocidio in corso a Gaza.
Inoltre, gli studenti hanno ricordato al rettore l’impegno preso un anno fa di uscire dalla fondazione Med-Or, di cui fa parte anche l’azienda Leonardo, invitandolo a mantenere fede a questa promessa. La manifestazione si è conclusa con l’accoglienza di una delegazione studentesca all’interno dell’ateneo, dove si è tenuto un confronto con i vertici universitari.
Il ruolo del rettore Matteo Lorito e l’identità dell’Università Federico II
Matteo Lorito, nato a Salerno nel 1961 e rettore dell’Università dal novembre 2020, è professore ordinario di Patologia Vegetale e Biotecnologie Fitopatologiche. Rinomato a livello nazionale e internazionale per la sua attività scientifica, è alla guida di un ateneo di grande prestigio storico e culturale.
L’Università degli Studi di Napoli Federico II, fondata nel 1224 da Federico II di Svevia, è la più antica università pubblica e laica al mondo. Con oltre 71.000 studenti iscritti nel 2022 e una posizione di rilievo nel ranking internazionale (243° posto su oltre 21.000 atenei nel 2025), rappresenta un polo d’eccellenza didattica e di ricerca in Italia. Il suo motto, Ad scientiarum haustum et seminarium doctrinarum, riflette la missione storica di promuovere la cultura e la scienza.
Federico II di Svevia, imperatore dei Romani e re di Sicilia, fondò l’ateneo con l’intento di formare una classe dirigente preparata e di elevare culturalmente il Regno di Sicilia, istituendo un’università statale e laica in un’epoca in cui tali modelli erano rari. L’Università ha accolto nel corso dei secoli importanti personalità e ha mantenuto la sua vocazione all’innovazione e all’inclusività, offrendo numerosi corsi di laurea, dottorati e master.
La protesta odierna si inserisce dunque in un contesto di impegno studentesco attivo che riflette la lunga tradizione di partecipazione e attenzione alle questioni sociali e culturali dentro l’Università Federico II.






