Roma, 22 settembre 2025 – Questa mattina, centinaia di studenti universitari hanno dato vita a un corteo partito da piazzale Aldo Moro, davanti all’ingresso principale dell’Università La Sapienza di Roma, con uno slogan ben visibile sullo striscione: “Blocchiamo La Sapienza, fermiamo la macchina bellica“. La manifestazione si inserisce nel contesto dello sciopero generale per la Palestina, promosso dall’Unione Sindacale di Base (USB), e ha coinvolto un ampio numero di partecipanti provenienti da diversi atenei e scuole della città.
La protesta degli studenti e il percorso del corteo

Il corteo, partito dai viali interni dell’ateneo, ha attraversato le vie del centro storico romano con cori, fumogeni e numerosi cartelli, tra cui uno tra i più fotografati recitava: “Se la scuola tace, educa al silenzio“. La mobilitazione punta a denunciare quella che i manifestanti definiscono la complicità del mondo accademico e delle istituzioni italiane con la guerra in corso nella Striscia di Gaza e più in generale con la politica bellica internazionale.
L’evento ha assunto connotati di grande partecipazione civile quando la protesta si è unita al concentramento in piazza dei Cinquecento, davanti alla stazione Termini, dove studenti e lavoratori provenienti da tutta Roma si sono ritrovati in un’unica massa compatta. Dai megafoni si è alzato il grido: “Roma è già bloccata, e con lei l’Italia“, a sottolineare la volontà di fermare, anche se per un solo giorno, quella che definiscono “la macchina della guerra e del silenzio”. I gruppi di liceali provenienti dal Mamiani, dal Visconti e dal Cavour hanno contribuito a formare una vera e propria marea umana di protesta.
La Sapienza, un ateneo storico e centrale nella società italiana
Fondata nel 1303 da papa Bonifacio VIII con la bolla pontificia In Supremae praeminentia Dignitatis, l’Università degli Studi di Roma “La Sapienza” è uno degli atenei più antichi e prestigiosi d’Europa, nonché la più grande università del continente con oltre 120.000 studenti iscritti nel 2022. Oggi l’ateneo conta undici facoltà e oltre 60 dipartimenti, ospitando un ambiente accademico di grande rilievo a livello nazionale e internazionale.
La Sapienza si distingue per la sua storia plurisecolare, che l’ha vista protagonista di importanti momenti culturali e politici, e per le collaborazioni con università di rilievo mondiale come Columbia, Sorbonne e Cornell. Nel 2025, secondo la classifica del Center for World University Rankings (CWUR), si conferma come il primo ateneo italiano a livello globale e nel sud Europa per il quattordicesimo anno consecutivo.
In questo contesto, la protesta studentesca di oggi rappresenta un segnale di forte impegno civile da parte degli studenti, che scelgono la loro università come luogo simbolico per manifestare contro conflitti internazionali e per chiedere un ruolo più attivo delle istituzioni accademiche e politiche in tema di pace e diritti umani.
Fonte: Stefano Chianese - Corteo degli universitari da La Sapienza: "Blocchiamo l'università, fermiamo la macchina bellica"






