Studente accoltellato a Milano: proseguono le indagini e gli sviluppi giudiziari legati all’accoltellamento di uno studente universitario di 22 anni avvenuto lo scorso 12 ottobre a Milano, episodio che ha scosso la città per la gravità delle lesioni riportate dalla vittima, che rischia di rimanere paraplegica. Nel carcere di San Vittore è stato interrogato un 18enne arrestato come uno degli autori dell’aggressione, che ha rilasciato dichiarazioni significative sul caso.
Studente accoltellato a Milano: le dichiarazioni dell’arrestato e le dinamiche dell’aggressione
Durante l’interrogatorio con il giudice per le indagini preliminari, il giovane ha ammesso di essere stato armato di coltello, giustificando il possesso con precedenti episodi in cui era stato aggredito. Tuttavia, ha affermato di aver perso il controllo nel corso della rissa: “Non c’ho visto più, non pensavo di averlo colpito così”, ha detto, sottolineando di essere intervenuto in un momento successivo rispetto ad altri partecipanti, tra cui tre minorenni, anch’essi arrestati. Secondo la sua versione, inizialmente sarebbe scoppiata una zuffa, ma l’uso del coltello non era stato percepito da lui e dai coindagati come un fatto grave. Solo dopo aver appreso della gravità della situazione, il ragazzo si è detto profondamente sconvolto.
Gli inquirenti, basandosi sulle immagini delle telecamere di sorveglianza e sulle intercettazioni ambientali raccolte in Questura, hanno ricostruito una dinamica complessa che vede coinvolti cinque giovani, di cui due maggiorenni e tre minorenni. Le registrazioni audio, che riportano espressioni come “Bro, io ho fatto così” e riferimenti espliciti all’aggressione con il coltello, costituiscono di fatto delle confessioni agli occhi della magistratura.
La condizione dello studente aggredito e le richieste di giustizia
Intanto, lo studente rimane ricoverato in terapia intensiva presso l’ospedale Fatebenefratelli di Milano. Il direttore della pediatria, Luca Bernardo, ha confermato che il giovane è ancora in rianimazione e ha sottolineato la gravità delle lesioni, che potrebbero compromettere irreversibilmente la sua autonomia motoria: “È presumibile che non avrà una vita normale a causa della vile aggressione subita”. Nonostante la situazione critica, il ragazzo è vivo, ma dovrà affrontare un futuro pieno di sfide.
Tra gli arrestati, il 18enne che ha fatto da “palo” durante la rapina e il tentato omicidio ha espresso preoccupazione per le condizioni della vittima, manifestando anche l’intenzione di scrivere una lettera di scuse allo studente e alla sua famiglia. La sua avvocata, Elena Patrucchi, ha chiesto al gip un’attenuazione della misura cautelare, proponendo gli arresti domiciliari. La decisione sulla richiesta spetta ora alla giudice Chiara Valori.
Altri quattro giovani, tra cui i tre minorenni, sono stati interrogati tra ieri e oggi, sempre nel carcere di San Vittore e nel carcere minorile Beccaria.
Uno dei 17enni arrestati: “Sono distrutto”
È profondamente scosso, preoccupato e colpito da quanto accaduto. Così l’avvocato Gaetano Della Valle ha descritto uno dei tre ragazzi di 17 anni finiti in carcere.
L’avvocato ha spiegato che il suo assistito ha risposto a tutte le domande poste dal gip del Tribunale per i minorenni durante l’interrogatorio di garanzia, tenutosi nel carcere minorile Beccaria. Per ora, ha aggiunto, non è stata avanzata alcuna richiesta di modifica della misura cautelare.
Nella stessa giornata sono stati ascoltati anche gli altri due minorenni coinvolti nella vicenda, mentre i due diciottenni sono stati interrogati in precedenza dalla gip Valori nel carcere di San Vittore. “Hanno fornito chiarimenti e risposto alle domande – ha precisato Della Valle – e al momento emergono profili diversi a seconda delle singole posizioni”.
Interpellato sull’ipotesi di uno scambio di accuse tra gli indagati, il legale ha osservato che in casi di questo tipo “è inevitabile che ci sia un rimpallo di responsabilità”. E ha concluso sottolineando che i giovani “sono pienamente consapevoli della gravità dei fatti” e “profondamente dispiaciuti per ciò che è accaduto”.






