Strage Fidene, sopravvissuto in aula: “Mi sono gettato addosso a Campiti e mi ha sparato al volto”
Paganini: “Mi aveva puntato la pistola alla fronte. Da terra diceva: ‘siete tutti mafiosi'”
CRONACA (Roma). “Mentre stavo leggendo ho alzato gli occhi e ho visto Campiti con la pistola in mano e aveva già sparato 4 colpi. Di istinto gli sono andato addosso per bloccarlo. Con il quinto colpo ha ucciso una donna. Nella colluttazione mi ha messo la pistola alla fronte ma per fortuna non è riuscito ad esplodere il colpo. Il colpo è esploso subito dopo e il proiettile è entrato e uscito dalla guancia. Insieme ad altri presente lo abbiamo bloccato e disarmato. Ero una maschera di sangue. Da terra ci diceva: ‘siete tutti mafiosi’. Sono stato ricoverato al Gemelli, sono sopravvissuto per miracolo. Questo evento ha inciso, incide e inciderà nelle nostre vite dal punto di vista emotivo. Oggi c’è un discorso di ansia, di irascibilità e sono vigile per ogni singolo rumore o se una persona mi è alle spalle perché ho paura che possa accadere ancora”. Queste le parole di Silvio Paganini, uno dei sopravvissuti alla strage di Fidene, durante l’udienza odierna. (Fabrizio Rostelli/alanews)
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