Strage di Odessa, una sopravvissuta: “Manifestanti anti-Maidan bruciati vivi”
Olga: “Neo-nazisti arrivati ad Odessa giorni prima, l’assalto era organizzato”
Cronaca (Roma). In occasione dell’undicesimo anniversario della strage di Odessa, dove ufficialmente persero la vita 47 cittadini ucraini antifascisti e 2 pro Maidan, abbiamo raccolto la testimonianza di Olga Ignatieva sopravvissuta al rogo del 2014. “Era tutto organizzato, gruppi di neo-nazisti sono arrivati in città diversi giorni prima. Hanno assaltato il nostro campo antifascista in piazza Kulikovo e ci siamo rifugiati nella Casa dei sindacati – racconta Olga che ha pubblicato anche un libro sulla strage – Ci hanno tirato molotov, hanno bruciato pneumatici e tutte le stanze erano invase da un fumo tossico che ci soffocava. Alcune persone sono state bruciate vive. Non potevamo affacciarci alle finestre perché la folla ci sparava contro. C’è chi ha deciso di buttarsi di sotto per evitare le fiamme ed è stato ucciso dalla folla. E’ stato terribile, pensavo di morire. Eravamo semplici cittadini di Odessa che non erano d’accordo con la rivolta di Maidan”. (Fabrizio Rostelli/alanews)





