Strage di Fidene, la rabbia dei sopravvissuti un anno dopo: “Istituzioni fuggono da responsabilità”
“Ci aspettavamo qualcuno alla commemorazione. Non ci riconosciamo in questo Stato”
(Roma). A un anno dalla strage di Fidene, in cui Claudio Campiti ha aperto il fuoco uccidendo quattro donne durante una riunione di condominio, al Bar “Il Posto Giusto” si tè tenuta una cerimonia di commemorazione. Qui i sopravvissuti alla strage raccontano cos’hanno vissuto in quei momenti e raccontano la loro rabbia nei confronti delle istituzioni: “Quel giorno siamo entrati col sorriso e siamo usciti con la disperazione che in un anno non ci ha lasciati in pace. Ci dicono che siamo cittadini italiani, ma questo vorrebbe dire riconoscersi in uno Stato che ci tutela. Io non mi riconosco in uno Stato che prende le distanze dalle proprie responsabilità. Per me è stato un gesto scandaloso. Le istituzioni vogliono scappare dalle loro responsabilità, in primis ministero degli interni e della difesa. Ci aspettavamo che oggi qualcuno delle istituzioni venisse. Le colpe sono chiari e ci auguriamo che vogliano fare giustizia.” (Nicolo’ Morocutti/alanews)