Cotronei, 2 novembre 2025 – La vicenda del museo dedicato a Steven Tyler, storico frontman degli Aerosmith, nato da un’idea culturale e identitaria, si è trasformata in un’inchiesta giudiziaria che coinvolge numerosi esponenti dell’amministrazione comunale di Cotronei, piccolo centro della Sila crotonese. Il progetto, inizialmente pensato per celebrare le radici calabresi del cantante, è naufragato tra accuse di falso, truffa e corruzione, con 15 indagati coinvolti.
Il legame tra Steven Tyler e il museo
Il progetto per la realizzazione di un museo del rock intitolato a Steven Tyler nacque nel 2013, quando il cantante fece visita a Cotronei, paese natale del nonno Giovanni Tallarico, musicista emigrato negli Stati Uniti agli inizi del Novecento. Tyler, molto legato alle sue origini italiane, fu accolto dai parenti e ricevette spartiti musicali scritti dal nonno, che suonò al pianoforte durante la sua visita.
L’idea del museo prese corpo con il coinvolgimento dell’Associazione culturale Steven Tyler, presieduta dal cugino del cantante, l’avvocato Nino Grassi. Il luogo scelto per ospitare il museo doveva essere il Palazzo Bevilacqua, edificio storico nel centro di Cotronei dove Giovanni Tallarico visse e si sposò prima di emigrare. Steven Tyler, nel 2022, ribadì al Comune che il museo non poteva cambiare sede senza perdere il diritto di portare il suo nome.
Nonostante ciò, l’amministrazione comunale approvò un cambio di destinazione, spostando la sede in un magazzino periferico, un’operazione che ha suscitato la diffida del cantante e una denuncia agli organi giudiziari.
L’indagine e le accuse: falso, truffa e corruzione
L’indagine della Procura di Crotone ha preso le mosse dal 2022, a seguito della diffida presentata dall’Associazione Steven Tyler e della successiva denuncia. Sono indagati per falso ideologico e materiale, truffa aggravata, corruzione elettorale, concussione ed estorsione, tra gli altri, l’attuale sindaco Antonio Ammirati, l’ex sindaco Nicola Belcastro, e diversi funzionari comunali.
Secondo gli inquirenti, il Comune avrebbe falsamente attestato che i proprietari di Palazzo Bevilacqua non avrebbero accettato la proposta di esproprio per la realizzazione del museo. In realtà, dalle verifiche dei carabinieri di Petilia Policastro, nessuna trattativa o comunicazione ufficiale con i proprietari dell’immobile è stata trovata. Il magazzino periferico, al centro della nuova destinazione, sarebbe stato acquistato con 120 mila euro di fondi pubblici, senza le dovute autorizzazioni paesaggistiche e senza un reale processo di esproprio.
L’amministrazione avrebbe indotto in errore la giunta comunale, facendo approvare un progetto che in realtà favoriva un privato. Il finanziamento regionale di 1,3 milioni di euro, ottenuto per valorizzare le radici musicali di Steven Tyler e del territorio, rischia così di essere stato vanificato da una gestione opaca e irregolare.
L’avvocato Nino Grassi ha sottolineato come la scelta della nuova sede sia stata priva di motivazioni valide, compromettendo l’idea originale di un museo che unisse le radici familiari di Tyler con la storia del paese. La vicenda resta aperta, con la magistratura chiamata a fare chiarezza su come siano stati gestiti fondi pubblici e decisioni amministrative.
Steven Tyler, icona rock e radici calabresi
Steven Victor Tallarico, nato a Yonkers nel 1948, è una leggenda del rock mondiale, noto soprattutto come voce e frontman degli Aerosmith. La sua carriera, iniziata negli anni Sessanta, lo ha consacrato come uno dei più grandi cantanti rock, con influenze che spaziano dall’hard rock al blues.
Figlio di Victor Tallarico, musicista di origini italo-tedesche, Steven ha sempre mantenuto vivo il ricordo delle sue origini calabresi, in particolare del nonno Giovanni Tallarico, emigrato da Cotronei agli Stati Uniti. La sua visita nel 2013 al paese natale del nonno aveva acceso la speranza di un progetto culturale in grado di valorizzare questa eredità.
Gli ultimi anni della carriera di Tyler sono stati segnati da difficoltà, tra infortuni e problemi di salute, che lo hanno portato a ritirarsi definitivamente dal tour degli Aerosmith nel 2024. Nonostante ciò, la sua figura rimane un simbolo importante, anche per la comunità calabrese, che attraverso il museo avrebbe voluto celebrare questo legame.
La vicenda di Cotronei, tuttavia, dimostra come anche progetti culturali di grande valore possano essere compromessi da dinamiche politiche e amministrative poco trasparenti, con conseguenze pesanti per la comunità e per la memoria storica legata a una delle icone del rock internazionale.






