Roma, 2 novembre 2025 – È Giuseppe Flavio Pagano, attivista noto sui social con lo pseudonimo “dejalanuit”, a prendere parola a seguito dell’inchiesta denominata “Sorelle di chat”, condotta dalla giornalista Selvaggia Lucarelli e resa pubblica recentemente. L’inchiesta ha portato alla luce messaggi denigratori scambiati all’interno di una chat WhatsApp chiamata “Fascistella”, di cui facevano parte influencer e attivisti tra cui Valeria Fonte, Flavia Carlini, Carlotta Vagnoli e Karem Rohana.
La difesa di Giuseppe Flavio Pagano: “Una vendetta privata”

Pagano ha definito quanto emerso dall’inchiesta come “una vendetta privata che ha utilizzato un mezzo, quello dell’informazione, che normalmente si occupa di altro”, sottolineando come i messaggi provenissero da una chat privata tra amici, senza alcun interesse per la magistratura. Ha ribadito che ciò che viene detto in queste conversazioni non dovrebbe essere “utilizzato come una mazza per distruggere la reputazione e il lavoro delle persone”.
L’attivista ha inoltre evidenziato una possibile finalità dietro la diffusione delle conversazioni, affermando che chi trae vantaggio da questa situazione è chi si oppone alle battaglie portate avanti dai membri della chat, in particolare riguardo ai diritti delle donne, dei palestinesi e delle classi sociali meno abbienti. Pagano ha parlato anche del metodo del “call-out”, dichiarando di conoscerlo poco, ma di considerare un gesto di buon senso avvertire direttamente le persone coinvolte in situazioni potenzialmente pericolose.
Selvaggia Lucarelli e il contesto dell’inchiesta
La giornalista Selvaggia Lucarelli, classe 1974, è una figura di rilievo nel panorama mediatico italiano, nota per il suo impegno come giornalista, conduttrice radiofonica e televisiva, nonché per la sua attività di scrittrice e blogger. La sua carriera è iniziata nel teatro e si è sviluppata attraverso numerose collaborazioni con testate giornalistiche come Il Fatto Quotidiano e Domani, oltre a programmi televisivi di successo come Ballando con le stelle, dove è giudice fissa dal 2016.
L’inchiesta “Sorelle di chat” si inserisce nell’ambito della sua attività giornalistica, che spesso si caratterizza per l’attenzione rivolta a tematiche sociali e politiche. La pubblicazione dei messaggi della chat ha suscitato un acceso dibattito sulla privacy, sull’uso dei social e sulle modalità di denuncia pubblica, temi che continuano a essere al centro delle discussioni pubbliche in Italia.
Fonte: Roberto Smaldore - "Sorelle di chat", parla l'attivista Giuseppe Flavio Pagano: "Vendetta privata"


