Roma, 17 ottobre 2025 – Si è svolto oggi pomeriggio alle 16 il sit-in di solidarietà per Sigfrido Ranucci, noto giornalista e conduttore del programma televisivo Report su Rai 3, vittima ieri sera di un grave attentato dinamitardo davanti alla sua abitazione a Pomezia. L’esplosione, avvenuta alle 22:17, ha distrutto la sua automobile e quella della figlia senza provocare feriti.
Il sit-in sotto la sede Rai e le richieste delle associazioni

La manifestazione si è tenuta sotto la sede della Rai in via Teulada, organizzata da SLC CGIL, FNSI, Rete NO BAVAGLIO, MoveOn Italia e Controcorrente, con lo slogan “Difendiamo la libertà di informazione”. Numerosi i partecipanti, tra cui rappresentanti sindacali, esponenti politici e associazioni di categoria.
Vittorio Di Trapani, presidente della FNSI, ha denunciato un clima di crescente insofferenza nei confronti del giornalismo d’inchiesta, ricordando le minacce e le difficoltà affrontate da tutta la redazione di Report. “Non è più il momento delle parole ma quello di agire”, ha sottolineato Di Trapani, evidenziando la necessità di tradurre in legge italiana la direttiva europea contro le querele bavaglio e di introdurre un’aggravante per i reati commessi contro l’informazione.
Solidarietà politica e iniziative pubbliche
Tra i presenti al sit-in anche il presidente del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte, che ha definito l’attentato “un segnale terribile per un giornalismo con la schiena dritta”. Conte ha ricordato le pressioni subite da Ranucci, sommerso da numerose querele e penalizzato anche all’interno della Rai, sottolineando come si tratti di un attacco al servizio radiotelevisivo pubblico. Ha inoltre annunciato un’iniziativa pubblica per martedì prossimo alle 17:30 a Roma, in piazza Santi Apostoli, invitando la pubblica opinione a testimoniare il valore del giornalismo d’inchiesta e della libertà di stampa.
Anche la deputata Elisabetta Piccolotti, presente con una delegazione di Avs, ha definito “gravissimo” l’accaduto e ha chiesto un intervento immediato per individuare i responsabili, oltre a una riflessione più ampia da parte della politica sulla tutela della libertà di informazione.
Sigfrido Ranucci: una carriera di inchieste e impegno
Sigfrido Ranucci, nato a Roma nel 1961 e laureato in lettere, è da oltre trent’anni uno dei volti più noti del giornalismo investigativo italiano. Dal 2017 conduce Report, storico programma di inchiesta di Rai 3, e dal 2020 è stato nominato vicedirettore di Rai 3. Nel corso della sua carriera ha realizzato importanti inchieste su temi come traffico illecito di rifiuti, mafia, utilizzo di armi all’uranio impoverito e crimini di guerra, ricevendo numerosi premi giornalistici nazionali e internazionali.
Dal 2014 vive sotto scorta a causa di minacce mafiose, ma continua a portare avanti la sua attività con determinazione e rigore professionale, rappresentando un punto di riferimento per il giornalismo d’inchiesta in Italia.
Fonte: Davide Di Carlo - Attentato Ranucci, il sit-in in solidarietà al giornalista sotto la Rai: "È il momento di agire"





