Firenze, 3 dicembre 2025 – Un sit-in silenzioso si è svolto questa mattina davanti al tribunale di Firenze per chiedere giustizia nel caso di femminicidio di Eleonora Guidi, la giovane ragazza uccisa lo scorso febbraio dal compagno nel comune di Rufina, in provincia di Firenze. L’iniziativa, promossa da amici e familiari della vittima, ha visto la partecipazione di numerose persone che hanno esposto fotografie e cartelli in memoria di Eleonora, sottolineando la necessità di una risposta giuridica puntuale e definitiva.
La vicenda e lo stato delle indagini

Eleonora Guidi fu assassinata nel contesto di una relazione segnata da violenze che hanno portato alla tragica conclusione lo scorso febbraio. Il suo compagno, attualmente indagato, si trova ricoverato dal periodo estivo nel reparto di psichiatria dell’ospedale Santa Maria Annunziata. Si attende una nuova perizia psichiatrica che dovrà valutare la sua capacità di intendere e di volere al momento del delitto.
Il caso ha toccato profondamente la comunità di Rufina, piccolo comune toscano di circa 7.100 abitanti situato nella Valdisieve, noto per la sua vocazione vitivinicola e per le sue tradizioni culturali che animano il territorio, come la celebrazione del Bacco Artigiano e lo Scoppio del Carro.
Rufina, un comune tra tradizione e dolore
Rufina è un centro di antica origine che si estende su una superficie di 45,88 km² nella città metropolitana di Firenze. La cittadina, con le sue frazioni come Pomino, Rimaggio e Selvapiana, è famosa per la produzione di vini pregiati, in particolare il Chianti Rufina e le DOC Pomino. La comunità, che conta poco più di 7.000 abitanti, vive di agricoltura e tradizioni storiche, con eventi popolari di rilievo che ogni anno richiamano visitatori e appassionati.
Nonostante la sua vocazione ai festeggiamenti e alle celebrazioni tradizionali, Rufina si è trovata a dover fare i conti con una tragedia che ha scosso l’intera provincia di Firenze. La richiesta di giustizia espressa oggi nel sit-in silenzioso davanti al tribunale fiorentino rappresenta un momento di riflessione e di mobilitazione contro la violenza di genere, ribadendo l’urgenza di risposte efficaci da parte delle istituzioni.
Fonte: Emanuele De Lucia - Femminicidio, sit-in silenzioso davanti al tribunale di Firenze per Eleonora Guidi






