Palermo, 20 agosto 2025 – La Regione Sicilia ha emanato una stretta sui gestori delle concessioni balneari, imponendo l’eliminazione di tutte le staccionate e dei tornelli che ostacolano o limitano l’accesso alla battigia, dopo il recente caso di Mondello salito alla ribalta. La misura, sancita dalla circolare firmata dall’assessora regionale al Territorio e Ambiente Giusi Savarino, prevede la rimozione di tali strutture entro dieci giorni, pena la decadenza della concessione.
Accesso libero alla battigia: la linea della Regione Sicilia
La Sicilia, regione autonoma e più estesa d’Italia, è caratterizzata da una lunga tradizione turistica e da un ricco patrimonio naturale costiero. La battigia, ovvero la fascia di spiaggia contro cui le onde si infrangono, rappresenta un bene comune e uno spazio fruibile da tutti senza limitazioni ingiustificate.
Secondo la normativa regionale, nessuna barriera rigida, compresi tornelli o altre strutture analoghe, deve impedire l’accesso diretto dalla spiaggia al mare. Questa decisione si inserisce in un quadro normativo volto a tutelare il diritto alla libera fruizione del litorale, contrastando pratiche che negli anni hanno limitato l’accesso alle spiagge pubbliche attraverso recinzioni o sistemi di controllo e ingresso.
La battigia: definizione e importanza ambientale
La battigia è tecnicamente la parte superiore della zona intertidale, quella compresa tra bassa e alta marea, e costituisce un’area fondamentale per l’ecosistema costiero e per la fruizione turistica. Si tratta di una fascia di spiaggia particolarmente sensibile ai fenomeni naturali come il moto ondoso e le variazioni di marea, la cui linea viene costantemente monitorata dalle autorità competenti per prevenire fenomeni di erosione costiera.
In Sicilia, dove il clima mediterraneo favorisce una stagione balneare lunga e intensa, la tutela della battigia assume un rilievo particolare anche per garantire la sicurezza e l’accessibilità a turisti e residenti, senza compromessi legati a installazioni private non autorizzate.
Le responsabilità dei concessionari e le sanzioni
L’assessora Giusi Savarino ha voluto ribadire il rigore della Regione nel garantire il rispetto delle regole. I gestori delle concessioni avranno dunque dieci giorni di tempo per rimuovere tutte le barriere e i dispositivi che limitano l’accesso alla battigia, pena la revoca automatica della concessione stessa.
Questa disposizione rappresenta un importante passo per la tutela del territorio e per il rilancio di un turismo sostenibile, che valorizzi l’accessibilità libera e il rispetto dell’ambiente costiero siciliano. La misura si inserisce nel più ampio quadro di azioni regionali che mirano a preservare le spiagge siciliane, risorsa naturale e culturale imprescindibile per l’isola.





