Trento, 30 dicembre 2025 – Durante le festività natalizie, un episodio grave ha rischiato di trasformarsi in tragedia per un settantasettenne trentino, salvato grazie all’intervento tempestivo del dottor Alberto Brolese, direttore dell’Unità operativa di Chirurgia generale 2 di Trento: l’uomo, dopo aver esagerato con il consumo di lenticchie durante il pranzo di Natale, ha tentato di indursi il vomito. Nel farlo, senza riuscire a espellere il cibo, si è procurato una lacerazione spontanea dell’esofago, nota come sindrome di Boerhaave, una condizione rara e potenzialmente letale.
La sindrome di Boerhaave: un’emergenza medica rara ma pericolosa causata questo caso dalle lenticchie
La sindrome di Boerhaave si manifesta con la rottura completa della parete esofagea, generalmente a seguito di un brusco aumento della pressione interna causato dal vomito forzato. Il rischio maggiore è la contaminazione del mediastino con contenuto gastrico, che può portare a mediastinite e sepsi, complicanze gravissime. Questa patologia è spesso associata a condizioni di eccesso alimentare o abuso di alcol e si riscontra più comunemente in soggetti anziani, i cui tessuti sono meno elastici.
Nel caso specifico, il paziente aveva ingerito una quantità eccessiva di lenticchie, legumi appartenenti alla famiglia delle Fabaceae, noti per essere ricchi di proteine e ferro, ma anche per la loro consistenza che può complicare l’espulsione in caso di vomito. Il dottor Brolese, che si trovava in vacanza ad Adria, ha raggiunto rapidamente l’ospedale di Trento con l’ausilio della polizia, permettendo di intervenire con un delicato intervento chirurgico durato quattro ore. Nonostante l’alta mortalità associata alla sindrome, che si aggira intorno all’80%, il paziente è stato dichiarato fuori pericolo.
Consigli per un’alimentazione sicura durante le feste
Il medico ha sottolineato l’importanza di evitare eccessi alimentari durante le festività per prevenire gravi complicanze come epatiti alcoliche, pancreatiti acute, coliche biliari e perforazioni gastroesofagee. Raccomanda di mangiare con moderazione, masticare accuratamente, consumare bocconi piccoli e a temperatura adeguata, evitando cibi troppo caldi o piccanti che possono causare edema alle vie respiratorie. L’idratazione con abbondante acqua è inoltre fondamentale per facilitare la digestione e attenuare i rischi associati a pasti abbondanti.
Le lenticchie, pianta erbacea appartenente al genere Vicia lens e coltivata da millenni, rappresentano un alimento tradizionale e simbolico durante il periodo natalizio e di Capodanno in Italia, spesso accompagnate da zampone o cotechino come portafortuna per il nuovo anno. Esistono diverse varietà, dalle più comuni marroni e verdi a quelle rosse e gialle, con proprietà nutrizionali importanti ma che richiedono un consumo equilibrato per evitare problemi digestivi o, in casi estremi, complicanze mediche come quella descritta.
