Roma, 21 dicembre 2025 – È tornata alla ribalta la questione dello sgombero dell’occupazione di CasaPound all’Esquilino, uno dei casi più discussi nel panorama delle occupazioni abitative della Capitale. A intervenire è stato il portavoce di CasaPound, Luca Marsella, che ha definito l’eventuale sgombero “un’ingiustizia”, chiedendo invece la regolarizzazione dell’occupazione come già avvenuto in altri casi simili.
CasaPound: una storia di occupazione e politica
Il palazzo occupato da CasaPound nel quartiere Esquilino rappresenta da oltre 20 anni un simbolo della protesta abitativa e ospita attualmente una ventina di famiglie. Fondata nel 2003 come occupazione abusiva, CasaPound è diventata un movimento politico di estrema destra di matrice neofascista, con un percorso che ha visto anche la trasformazione in partito fino al 2019, quando ha deciso di tornare a essere solo un movimento sociale.
Luca Marsella ha sottolineato come CasaPound si differenzi dalle altre occupazioni, spesso legate a centri sociali di sinistra, proprio per la bandiera italiana che sventola sui suoi edifici. Secondo il portavoce, “l’unica soluzione è la regolarizzazione, come già avvenuto in molti casi, a partire dall’occupazione di Porto Fluviale”.
Il dibattito sugli sgomberi a Roma
Dopo le festività natalizie, la questione degli sgomberi tornerà a essere al centro del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza di Roma. Tra gli spazi coinvolti ci sono l’occupazione di CasaPound all’Esquilino e quella di SpinTime, altro storico stabile occupato situato in via Santa Croce in Gerusalemme. Quest’ultimo accoglie oltre 150 famiglie di diverse nazionalità e si è trasformato nel tempo in un vero e proprio “cantiere di rigenerazione urbana”, con spazi culturali, sociali e servizi condivisi.
Per SpinTime, dove vivono anche molti minorenni, si stanno valutando soluzioni alternative allo sgombero, mentre per CasaPound si apre il dibattito su una possibile regolarizzazione dell’occupazione che metta fine alla situazione di illegalità senza ricorrere alla forza.
Potrebbe interessarti anche questo articolo: Scontri e tensione a Torino durante corteo contro lo sgombero di Askatasuna, usati lacrimogeni






