Bologna, 23 ottobre 2025 – Mattinata di forte tensione in via Michelino, nel capoluogo emiliano, dove si è svolto lo sfratto forzato di due appartamenti in una palazzina abitata da famiglie con bambini. L’intervento delle forze dell’ordine, che hanno sfondato persino un muro per accedere agli immobili, ha suscitato reazioni e polemiche, anche alla luce della presenza di minori e persone con vulnerabilità all’interno delle abitazioni.
Sfratto a Bologna: la dinamica dell’operazione e le tensioni
Secondo quanto riferito dalla Questura di Bologna, quella odierna è stata la settima occasione in cui si è tentato di eseguire lo sfratto. Alcuni manifestanti del comitato antisfratto Plat si erano posizionati fuori dagli appartamenti, mentre altri si erano barricati all’interno per ostacolare l’accesso degli agenti. Durante il secondo tentativo di esecuzione, si sono registrati momenti di scontro, con alcune cariche da parte della polizia.

Nel corso dell’operazione un attivista è rimasto lievemente ferito alla testa, riportando una perdita ematica superficiale, senza necessità di trasporto in ospedale. Non risultano feriti tra le forze dell’ordine. I manifestanti hanno denunciato che, nonostante la presenza di bambini e una ragazza con vulnerabilità, non è stato previsto l’intervento di assistenti sociali né sono state offerte soluzioni abitative alternative dalle autorità locali.
La polizia, per accedere agli appartamenti, ha dovuto sfondare la porta d’ingresso e successivamente abbattere un muro confinante, operazione che ha costretto i bambini a essere allontanati tra polvere e calcinacci. Secondo quanto documentato dal collettivo Plat sui social, gli immobili sfrattati sono destinati a essere trasformati in un bed & breakfast di lusso, alimentando la protesta contro la speculazione immobiliare nella città.
Questa mattina Bologna, una famiglia, con minori a carico e che ha sempre pagato regolarmente l’affitto, è stata sfrattata violentemente da un appartamento di una multiproprietà con tre milioni di euro di fatturato, per far posto a dei più redditizi B&B.
È quanto denunciano gli… pic.twitter.com/6atDhiP7BC— Ilaria Salis (@SalisIlaria) October 23, 2025
Reazioni istituzionali e politiche sul diritto all’abitare
L’assessore regionale alle politiche abitative, Giovanni Paglia, ha commentato l’accaduto definendo le immagini dello sfratto “un segno di un confine superato fra il diritto all’abitare sancito dalla Costituzione e la logica della speculazione a ogni costo”. Paglia ha sottolineato che “questi metodi non appartengono alla storia della nostra regione” e ha criticato l’assenza di un Piano Casa efficace, auspicato dalla presidente del Consiglio ma ancora non concretizzato.
Marco Grimaldi, deputato di Alleanza Verdi e Sinistra, ha espresso forte condanna per l’operazione, evidenziando come in Italia ogni giorno vengano eseguiti circa cento sfratti con la forza pubblica, senza considerare la presenza di minori o persone vulnerabili. Grimaldi ha definito “inaccettabile che minori vengano messi davanti a divise antisommossa come se la povertà fosse un crimine” e ha denunciato che le famiglie sfrattate avevano sempre pagato regolarmente l’affitto.
Il deputato ha inoltre rimarcato l’assenza di un intervento sociale adeguato, con la prefettura che non ha contattato assistenti sociali e il Comune che non ha proposto alternative abitative. Grimaldi ha annunciato la presentazione di una proposta di legge volta a fermare gli sfratti senza soluzione, a garantire il diritto alla casa e a regolare il mercato degli affitti brevi, invitando il Governo a riferire immediatamente in Parlamento sull’accaduto.
Le tensioni di questa mattina a Bologna hanno così riacceso il dibattito sul tema dell’emergenza abitativa, evidenziando la difficoltà di conciliare diritto alla casa e interessi economici legati alla riqualificazione immobiliare. Le famiglie coinvolte, con bambini piccoli e soggetti fragili, hanno subito un trauma che ha coinvolto anche l’opinione pubblica, chiamata ad interrogarsi sulle politiche sociali e sulle modalità di gestione degli sfratti in Italia.






