Settala, 4 maggio – Un uomo di 50 anni è stato arrestato dai Carabinieri dopo aver accoltellato la moglie nella loro camera da letto. A dare l’allerta è stata la figlia di 10 anni, che ha contattato il 118. L’uomo era in stato di ebbrezza e rischia l’accusa di omicidio aggravato. La richiesta di convalida dell’arresto sarà presentata al gip dal pm Antonio Pansa
Un tragico episodio di violenza domestica ha scosso la comunità di Settala, nel Milanese, dove un uomo di 50 anni è stato arrestato dai Carabinieri dopo aver accoltellato la moglie. La situazione si è rivelata ancora più drammatica quando la figlia di 10 anni ha contattato il 118, allertando i soccorsi e riferendo che il padre aveva ucciso la madre. L’uomo, in evidente stato di ebbrezza, ha confessato il crimine durante l’arresto, rivelando la gravità della situazione.
La dinamica dell’omicidio
Nella serata di lunedì, intorno alle 21:00, la violenza è esplosa all’interno dell’abitazione, già nota per episodi di alcolismo da parte del marito. L’uomo ha accoltellato la moglie nella loro camera da letto. La figlia, spaventata e in preda al panico, ha contattato i servizi di emergenza, il che ha consentito ai soccorritori di intervenire in tempi brevi. All’arrivo dei Carabinieri, l’uomo, in stato di ebbrezza, ha confessato: “L’ho ammazzata, l’ho ammazzata”.
L’intervento delle autorità
Il pubblico ministero di turno, Antonio Pansa, ha coordinato le operazioni sul posto e, nelle prossime ore, invierà al giudice per le indagini preliminari una richiesta di convalida dell’arresto per omicidio aggravato. Le prime ricostruzioni indicano che il delitto sarebbe avvenuto intorno alle 19:00, circa due ore prima della chiamata della bambina. Le indagini preliminari suggeriscono che un alterco tra i coniugi sia sfociato in una violenza fatale.
La famiglia era sotto osservazione
Come spiegato dal sindaco di Settala, Massimo Giordano, la famiglia era “sotto osservazione” dei servizi sociali del Comune che “erano allertati da tempo” per via di una segnalazione. “Tutte le “procedure di controllo e assistenza erano state attivate”. “Non ci sono parole per definire questo ennesimo femminicidio” ha aggiunto il primo cittadino, ricordando che c’è una bimba di 10 anni “protetta nell’immediato” e i servizi sociali sono “già attivi” per le procedure previste in questa vicenda per quanto riguarda la ragazzina minorenne. Proprio lei ha dato l’allarme chiamando il 118. Il sindaco ha difeso l’operato della sua amministrazione, dichiarando di aver fatto tutto il possibile per monitorare la situazione, che appariva “non conflittuale” o comunque “controllata”. “Credo che i nostri sevizi avessero avuto un colloquio con la signora non da molto tempo” mentre “la bimba non aveva bisogno di aiuto perché la madre era in grado di seguirla”. La famiglia era arrivata a Settala da più di due anni. Il padre era stato segnalato alle forze dell’ordine per i suoi comportamenti aggressivi.






