Sesto San Giovanni, 9 ottobre 2025 – Un dramma umano si è consumato ieri a Sesto San Giovanni, in provincia di Milano, dove un uomo di 71 anni si è tolto la vita gettandosi dal sesto piano durante uno sfratto. La tragedia ha acceso nuovamente i riflettori sulle difficoltà abitative e sulle politiche sociali della città, segnate da una crescente difficoltà nel garantire supporto alle persone in difficoltà.
La denuncia dell’Unione Inquilini

Gianluigi Montalto, avvocato dell’Unione Inquilini, ha definito quanto accaduto una vera e propria “cronaca di una morte annunciata“. Secondo Montalto, la responsabilità è da attribuire in larga parte alla politica dell’amministrazione di centrodestra che, dal 2017 ad oggi, ha progressivamente smantellato ogni forma di stato sociale a Sesto San Giovanni. L’ufficio casa del Comune, ha spiegato, è sottodimensionato rispetto all’emergenza abitativa crescente, con circa un centinaio di alloggi pubblici vuoti che restano inutilizzati, nonostante la forte domanda di risorse abitative.
Il legale sottolinea inoltre come chi si rivolge all’amministrazione comunale spesso non riceva risposte concrete, un dato che contribuisce a generare situazioni di disperazione, come quella che ha portato alla tragica morte del 71enne.
La mobilitazione e il contesto sociale
In risposta all’accaduto, si è svolto oggi un presidio in Largo Lamarmora promosso dalla cittadinanza, con l’obiettivo di manifestare al sindaco Roberto Di Stefano le responsabilità politiche legate alla gestione della questione abitativa. L’evento si inserisce in un contesto di tensione crescente tra l’amministrazione comunale e le organizzazioni sociali, in particolare l’Unione Inquilini, che da anni denuncia politiche abitative considerate discriminatorie e insufficienti.
La situazione è ulteriormente aggravata dalla decisione della Giunta di destra di mettere in vendita la “Casa Albergo Don Mezzanotti”, una struttura inaugurata nel 1999 per accogliere persone in difficoltà abitativa e in attesa di alloggio popolare. L’Unione Inquilini, insieme a parrocchie, centri sociali e forze politiche di opposizione, ha organizzato manifestazioni e raccolto solidarietà da personalità del mondo della cultura, come Moni Ovadia, per sostenere una rete di solidarietà e resistenza.
L’avvocato Montalto ha raccontato alcune delle drammatiche condizioni delle persone ospitate nella Casa Albergo, tra cui anziani, madri sole con figli minori e disabili, molte delle quali a rischio imminente di sfratto senza alcuna proposta alternativa concreta. Le manifestazioni e le proteste di questi giorni rappresentano un grido d’allarme contro una politica che, secondo l’Unione Inquilini, continua a considerare i poveri come un problema da reprimere anziché come cittadini da tutelare.
L’emergenza abitativa a Sesto San Giovanni si configura quindi come una questione cruciale, con un impatto diretto sulla vita delle persone più vulnerabili e con ripercussioni sociali che coinvolgono l’intera comunità cittadina.
Fonte: Roberto Smaldore - Sesto, si getta dal balcone durante uno sfratto. Unione inquilini: "Cronaca di una morte annunciata"






