Shock in Spagna per la scoperta di una rete di pedofilia guidata da un elettricista di 45 anni, accusato di aver stuprato una minorenne di 13 anni in situazione di vulnerabilità. L’uomo ha proposto incontri tramite applicazioni di appuntamenti, registrando gli abusi. La Procura di Barcellona richiede 107 anni di carcere
In Spagna, un elettricista di 45 anni è accusato di aver abusato sessualmente di una ragazza di 13 anni, offrendo la minorenne su piattaforme di incontri per consentire ad altri uomini di violentarla. La Procura di Barcellona ha richiesto una pena di 107 anni di carcere per una serie di gravi reati, tra cui sfruttamento sessuale e pornografia infantile. Questo caso ha suscitato un’ondata di indignazione e shock in tutto il paese, evidenziando l’urgenza di affrontare il problema del traffico di minori.
La dinamica del crimine
Secondo fonti giudiziarie, l’uomo, identificato con le iniziali T.L.M., ha conosciuto la vittima attraverso i social media mentre la ragazza si trovava in un centro di accoglienza per minori a rischio a Hospitalet de Llobregat, nei pressi di Barcellona. La vittima, già in una situazione di vulnerabilità a causa di episodi di bullismo scolastico, è stata avvicinata dall’elettricista, che ha saputo conquistare la sua fiducia. Le indagini condotte dai Mossos d’Esquadra hanno rivelato che T.L.M. non solo ha abusato della ragazza, ma ha anche organizzato incontri con altri uomini, documentando gli abusi tramite video.
Le modalità degli abusi
Secondo la Procura, T.L.M. ha sottoposto la giovane a pratiche sessuali di dominazione, legandola con corde e infliggendole numerosi abusi nel corso di settimane. Dopo il primo stupro, avvenuto nella sua abitazione, T.L.M. ha creato un profilo della minorenne sull’applicazione Lovoo, utilizzandola per prostituirla a diversi uomini. La polizia ha accertato almeno dieci incontri tra la ragazzina e sei diversi aggressori, alcuni dei quali hanno partecipato a violenze di gruppo.
Un caso che mette in luce un problema più ampio
Il caso ha messo in luce una rete di pedofilia di cui T.L.M. è considerato il leader. Oltre a lui, le autorità stanno indagando su altri possibili membri della rete criminale. Durante le perquisizioni effettuate nell’abitazione dell’elettricista, sono stati sequestrati oltre 10.000 file di pornografia infantile, che testimoniano la gravità e l’ampiezza delle sue azioni. La denuncia che ha portato all’arresto di T.L.M. è stata presentata da un altro utente di Internet, che ha ricevuto un’offerta per un incontro a tre con la minorenne, suggerendo un allarmante contesto di normalizzazione del fenomeno della violenza sessuale nei confronti dei minori.
Il giudice dovrà ora decidere sull’ammissibilità delle prove e sui capi d’accusa, mentre la comunità locale e nazionale si interroga su come prevenire simili atrocità in futuro. Le autorità spagnole stanno intensificando gli sforzi per combattere il traffico di minori e la pornografia infantile, due problematiche che richiedono un intervento urgente e coordinato a livello sociale e legislativo.






