Torino, 7 luglio 2025 – Il circolo culturale Edoras di Torino è stato questa mattina posto sotto sequestro dalla Direzione Distrettuale Antimafia (Dda) torinese e dai carabinieri del Ros nell’ambito di un’inchiesta per “esaltazione del fascismo”. L’operazione riguarda 17 indagati, tutti militanti di un’organizzazione denominata Avanguardia Torino, accusata di aver trasformato il locale in un punto di incontro per attività propagandistiche antidemocratiche e per la diffusione di ideologie discriminatorie.
Sequestro del circolo Edoras e accuse di propaganda fascista
L’ultimo evento pubblico organizzato dal circolo Edoras risale al 30 giugno scorso, quando fu presentato un libro dedicato a Filippo Corridoni, noto come “arcangelo sindacalista”, figura storica che condivise le posizioni interventiste di Benito Mussolini e collaborò al quotidiano Il Popolo d’Italia. Corridoni morì in battaglia sul Carso nel 1915 durante la Prima guerra mondiale.
Secondo le indagini, gli indagati avrebbero promosso attività culturali e musicali che si alternavano a manifestazioni di nostalgie fasciste quali saluti romani, canti suprematisti e discorsi istigatori. Non sono tuttavia emersi episodi di violenza fisica. L’inchiesta procede per “associazione finalizzata alla propaganda e istigazione a delinquere per motivi di discriminazione razziale, etnica e religiosa”, nonché per violazione della legge Scelba del 1952, che vieta la ricostituzione del partito fascista.
Le attività del gruppo includevano anche un corso di addestramento all’autodifesa e scambi con movimenti analoghi provenienti da Francia, Serbia e Ungheria. Il nome “Avanguardia Torino” richiama l’omonima formazione neofascista di Stefano Delle Chiaie, sciolta nel 1976, ma non sono stati riscontrati legami diretti tra le due sigle.
Le manifestazioni pubbliche e la posizione degli attivisti
Avanguardia Torino ha tenuto numerose manifestazioni in città, tra cui cortei contro il degrado delle periferie, striscioni contro la senatrice Ilaria Salis e proteste contro corsi universitari di “queer studies”. In una dichiarazione rilasciata agli organi di stampa, gli attivisti si sono definiti “un movimento giovane” impegnato nella “difesa della propria terra” e hanno definito il sequestro della sede come “un’ennesima dimostrazione del trattamento repressivo riservato ai patrioti”.
L’operazione di oggi rappresenta un intervento significativo delle forze dell’ordine contro la diffusione di ideologie che il nostro ordinamento giudica incompatibili con i principi democratici sanciti dalla Costituzione. Il sequestro del circolo Edoras e le contestazioni agli attivisti di Avanguardia Torino si inseriscono in un quadro di monitoraggio continuo delle attività neofasciste sul territorio nazionale.






