Rieti, 24 ottobre 2025 – Proseguono senza sosta le indagini sull’agguato ultras al pullman dei tifosi del Pistoia Basket che ha causato la tragica morte dell’autista Raffaele Marianella, 65 anni, colpito da un sasso lanciato durante l’assalto. Nel corso di una conferenza stampa, il procuratore capo di Rieti, Paolo Auriemma, ha fatto il punto sulla situazione, confermando il sequestro dei cellulari di tre ultras fermati e la prosecuzione degli accertamenti.
Gli ultras fermati e gli accertamenti in corso
Sono stati fermati tre ultras appartenenti alla Curva Terminillo della Sebastiani Rieti: Manuel Fortuna, Kevin Pellecchia (entrambi 31enni), e Alessandro Barberini (53 anni). Due di loro risultano legati all’estrema destra. I tre sono accusati di omicidio volontario in concorso per la morte di Marianella. La polizia ha sottolineato che, durante l’assalto, alcune persone travisate si sono allontanate rapidamente utilizzando autovetture parcheggiate sotto il cavalcavia; uno di questi è stato bloccato e portato in questura per ulteriori accertamenti.
Il procuratore Auriemma ha precisato che le indagini non sono ancora concluse e che si stanno effettuando verifiche per individuare eventuali responsabilità ulteriori. Sulla pietra che ha colpito mortalmente l’autista è stato disposto un esame del DNA, nella speranza di risalire all’identità di chi ha manovrato il sasso.
Le cause della morte e il ricordo di Marianella
Secondo i primi accertamenti, le cause della morte di Raffaele Marianella sono direttamente riconducibili al trauma facciale e alle ferite al collo e al torace provocate dalla sassaiola degli ultras. Marianella, originario di Roma ma residente a Firenze, lavorava da pochi mesi come autista per la Jimmy Travel e si trovava sul pullman in qualità di secondo conducente, in vista del pensionamento. Il suo ruolo aveva lo scopo di supportare il collega alla guida, dimostrando grande professionalità e dedizione.
La vittima era separata e lascia tre figli; la figlia Federica lo ha ricordato con un commovente messaggio sui social: “Ti terrò sempre nel mio cuore”. I vicini di casa nelle Cure a Firenze lo descrivono come una persona allegra, gentile e disponibile. L’immediato intervento di un agente di polizia non è bastato a salvarlo.
Il procuratore Auriemma ha evidenziato che l’attacco era volto a cercare lo scontro con i tifosi pistoiesi e che il bilancio dell’aggressione avrebbe potuto essere ancora più grave se un altro sasso avesse colpito l’autista alla guida.
Le autorità continuano a lavorare per fare piena luce sui fatti e assicurare alla giustizia tutti i responsabili di questa tragedia.
Per approfondire: Agguato al pullman, iniziata l’autopsia sul corpo di Raffaele Marianella. Proseguono le indagini






