Roma, 5 agosto 2025 – Dopo una lunga battaglia durata un decennio, arriva una sentenza storica che segna un precedente importante per la tutela della salute dei lavoratori con incarichi speciali presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri. Il Consiglio di Stato ha infatti riconosciuto come malattia professionale la leucemia cronica di un falegname che lavorava a Palazzo Chigi, esposto per anni a sostanze tossiche in condizioni di sicurezza inadeguate.
Le condizioni lavorative che hanno causato la leucemia
Il lavoratore, assunto nel 1992 come falegname e poi impiegato nell’incenerimento di materiali riservati dei servizi segreti italiani, ha operato in un ambiente descritto dai giudici come “assolutamente privo di sistemi di aspirazione e filtraggio dell’aria”. Il locale sotterraneo, ricavato in un’ex cisterna del Settecento senza finestre né aerazione, lo ha costretto a respirare per anni polveri di legno, vernici, solventi e fibre di amianto, notoriamente cancerogene. Nel 2012 gli è stata diagnosticata una leucemia cronica a cellule capellute, patologia riconosciuta ora come conseguenza dell’esposizione lavorativa.
L’Osservatorio Nazionale Amianto (ONA) ha definito questa sentenza una “prima volta assoluta”, sottolineando l’importanza del riconoscimento del diritto alla tutela della salute per un dipendente con incarichi speciali presso Palazzo Chigi. Il lavoratore è stato trasferito a mansioni d’ufficio e continua a sottoporsi a controlli semestrali.
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