La Guardia di Finanza di Brescia ha depositato una nuova informativa che aggiunge elementi rilevanti nell’inchiesta per corruzione in atti giudiziari che coinvolge l’ex procuratore aggiunto di Pavia, Mario Venditti, e Giuseppe Sempio, padre di Andrea Sempio, indagato per l’omicidio di Chiara Poggi. Le indagini ipotizzano che nel 2017 Venditti abbia ricevuto denaro da Sempio senior per favorire l’archiviazione del figlio.
Il ruolo di Giuseppe Sempio nell’inchiesta per corruzione
La recente iscrizione di Giuseppe Sempio nel registro degli indagati rappresenta un passaggio formale ma cruciale nell’ampliamento dell’indagine. Secondo la Procura di Brescia, i versamenti di denaro non sarebbero destinati ai legali difensori, come sostenuto da Sempio, bensì a Venditti in modo occulto. Il famoso “pizzino” rinvenuto in un quaderno della famiglia, recante la scritta “Venditti gip archivia” accompagnata da cifre che si aggirano tra i 20 e i 30 mila euro, è al centro delle contestazioni.
La moglie di Sempio, Daniela Ferrari, sentita come testimone, ha confermato che i movimenti di denaro sono stati gestiti dal marito e ha riconosciuto la grafia dell’appunto incriminato come appartenente proprio a Giuseppe Sempio. La Procura ha disposto l’estrazione forense dei dispositivi elettronici sequestrati a Venditti e ad altri indagati per acquisire ulteriori prove, con l’obiettivo di individuare chat, messaggi o materiali che confermino il sospetto di corruzione.
Nuove prospettive e intrecci con il “sistema Pavia”
Le indagini si inseriscono in un contesto più ampio, denominato “sistema Pavia”, che vede coinvolti carabinieri, politici e magistrati in una rete di rapporti opachi. Un ulteriore approfondimento riguarda la consulenza tecnica depositata nel 2016, che confrontava il DNA trovato sotto le unghie della vittima con quello di Sempio, elemento che ha alimentato il procedimento per revisione della condanna di Stasi, imputato originario dell’omicidio.
Parallelamente, emergono testimonianze che descrivono i rapporti tra Venditti e alcune figure chiave del territorio, come l’ex europarlamentare Angelo Ciocca e la donna Cornelia “Brenda” Brindusa, la quale ha parlato di un legame di amicizia con l’ex magistrato, definendolo una figura paterna. Intanto, gli avvocati difensori di Andrea Sempio hanno chiarito che le nuove indagini su Giuseppe Sempio non influiranno sul procedimento a carico del loro assistito.
La vicenda, complessa e dai molteplici sviluppi, prosegue sotto la lente della Procura di Brescia, che continua a scandagliare le connessioni finanziarie e personali alla base della presunta corruzione e delle dinamiche giudiziarie legate al caso di Garlasco.






