Il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara è intervenuto telefonicamente a Timeline su Sky TG24 per smentire le accuse secondo cui il governo avrebbe vietato l’educazione sessuale nelle scuole. “È assolutamente falso”, ha precisato, spiegando che i programmi scolastici già prevedono l’insegnamento di argomenti fondamentali come la conoscenza del corpo umano, le funzioni riproduttive, lo sviluppo puberale e la prevenzione delle malattie sessualmente trasmissibili. Tutti questi temi, ha sottolineato il ministro, sono parte integrante e obbligatoria dei percorsi formativi.
Dalla scuola dell’infanzia all’adolescenza
Valditara ha ricordato che l’educazione alla consapevolezza delle differenze sessuali inizia già dalla scuola dell’infanzia, con un approccio adatto all’età dei bambini. Nei nuovi programmi, ha aggiunto, è stata inoltre introdotta per la prima volta “l’educazione alle relazioni e all’empatia”, un ampliamento del concetto di educazione affettiva volto a promuovere la comprensione reciproca e il rispetto nelle dinamiche interpersonali.
Teorie di genere, Valditara: “Necessario il consenso informato”
Il ministro ha distinto chiaramente l’educazione sessuale e affettiva dalle teorie “più complesse” sull’identità e la fluidità di genere. Tali argomenti, secondo Valditara, non dovrebbero essere affrontati con i bambini più piccoli per evitare confusione su temi difficili da comprendere in età precoce. Potranno invece essere trattati durante l’adolescenza, ma solo previa autorizzazione delle famiglie. “Su queste tematiche specifiche — ha precisato — è previsto il consenso informato dei genitori”.
Nessuna limitazione nei programmi
Concludendo il suo intervento, Valditara ha invitato a leggere “onestamente” il contenuto della normativa, nella quale si specifica che resta fermo quanto già stabilito nei programmi scolastici. Il ministro ha quindi ribadito che non vi è alcun divieto all’educazione sessuale o affettiva, ma un semplice criterio di gradualità e di rispetto del ruolo educativo delle famiglie nelle questioni legate alla pluralità di genere.
Per approfondire: Ordine psicologi: “Vietare educazione sessuale a scuola è un rischio per i giovani”






