Avellino, 29 luglio 2025 – Nel corso della mattinata odierna, l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) ha registrato un lieve evento sismico con epicentro in Irpinia, precisamente a 1 chilometro a ovest di Venticano, in provincia di Avellino. La scossa, di magnitudo ML 2.1, si è verificata alle 11:48:51 ora italiana (09:48:51 UTC) ad una profondità di 11 chilometri nel sottosuolo.
Dettagli sul sisma in Irpinia
La Sala Sismica dell’INGV di Roma ha prontamente localizzato l’epicentro e diffuso i dati ufficiali attraverso il proprio portale. La zona interessata dalla scossa comprende diversi comuni irpini, tra cui Pietradefusi, Torre Le Nocelle, Calvi e San Nazzaro, tutti entro un raggio di 5 chilometri dal punto di origine del sisma. Le città più vicine sono Benevento, situata a 13 chilometri a sud-est, e Avellino a 18 chilometri a nord-est. L’INGV ha sottolineato che le stime relative a magnitudo e coordinate rappresentano la migliore valutazione attuale, suscettibile di aggiornamenti in base a ulteriori analisi.
Il territorio dell’Irpinia, noto per la sua complessità geologica e sismica, è da sempre monitorato con attenzione, soprattutto alla luce della sua storia sismica drammatica.
L’eredità del terremoto dell’Irpinia del 1980
Il recente evento, seppur di lieve entità, richiama alla memoria il terremoto dell’Irpinia del 1980, uno dei più devastanti nella storia italiana recente. Quel sisma, di magnitudo 6.9, colpì duramente la Campania e la Basilicata, causando quasi 3.000 vittime, migliaia di feriti e centinaia di migliaia di sfollati. L’epicentro fu localizzato vicino a Castelnuovo di Conza, a circa 40 chilometri dall’attuale scossa di Venticano.
All’epoca, l’evento durò circa 90 secondi e coinvolse un’area di 17.000 km², provocando danni ingenti in numerosi comuni e città, con effetti che si estesero ben oltre la zona epicentrale. Il sisma del 1980 ha segnato profondamente la memoria collettiva e ha portato alla nascita di strutture di monitoraggio e protezione civile più efficaci, come testimonia oggi l’intervento tempestivo dell’INGV nella rilevazione degli eventi sismici minori.
Caratteristiche geologiche e sismologia dell’Irpinia
L’Irpinia è una regione prevalentemente montuosa e collinare situata nell’Appennino campano, caratterizzata da un’attività sismica frequente e complessa. La presenza di numerose faglie attive, tra cui quelle che hanno generato il terremoto del 1980, impone un monitoraggio costante. L’INGV dispone di una sede specializzata a Grottaminarda, nella valle dell’Ufita, dove viene gestita una rete sismica avanzata per la localizzazione immediata degli eventi.
L’area è inoltre ricca di corsi d’acqua e rilievi montuosi di origine carsica, che riflettono la complessa struttura geologica e contribuiscono alla variabilità del rischio sismico. La recente scossa di magnitudo 2.1, benché non abbia causato danni né vittime, conferma la necessità di mantenere alta l’attenzione sulla sismicità della zona, in considerazione anche dei precedenti storici che hanno segnato profondamente il territorio e la popolazione.






