Firenze, 22 settembre 2025 – Un corteo di manifestanti pro Gaza ha vissuto momenti di tensione nel Fiorentino, precisamente davanti alla sede della Leonardo a Campi Bisenzio. La protesta, che ha coinvolto alcune centinaia di persone, si è trasformata in un assedio durato circa un’ora con lancio di oggetti contro le forze dell’ordine.
Assedio contro la sede Leonardo di Campi Bisenzio

All’arrivo del corteo, un gruppo di manifestanti si è avvicinato alla recinzione esterna della sede di Leonardo, riuscendo a creare un piccolo varco. Tuttavia, un’ulteriore rete elettrificata ha bloccato l’accesso all’interno degli spazi aziendali. I contestatori hanno quindi lanciato all’interno petardi, bottiglie vuote e sassi contro la polizia, schierata in tenuta antisommossa per contenere gli animi. Intorno, si sono levati cori contro la Leonardo, azienda italiana attiva nei settori della difesa, aerospazio e sicurezza, con un fatturato di 17,8 miliardi di euro nel 2024 e oltre 60 mila dipendenti.
Dopo circa un’ora di tensione, il grosso del corteo ha ripreso il cammino, lasciando l’area di Campi Bisenzio per dirigersi verso la zona di Capalle, dove si trovano lo stabilimento ex GKN e il centro commerciale I Gigli. La manifestazione si concluderà a Calenzano, non lontano dal punto di partenza. Durante tutta la giornata si sono registrati disagi alla viabilità locale. A Calenzano, l’uscita dell’autostrada A1, chiusa in entrambe le direzioni per la manifestazione, è stata riaperta da Autostrade per l’Italia.
Contesto e impatto della protesta
La manifestazione si inserisce in un contesto di crescente mobilitazione a livello nazionale a favore della popolazione di Gaza, la città più popolosa della Striscia omonima, con oltre 590 mila abitanti. La protesta, che ha visto la partecipazione di studenti, lavoratori e famiglie, riflette il forte coinvolgimento sociale sul tema del conflitto in Medio Oriente.
La scelta di manifestare davanti a una sede di Leonardo non è casuale: l’azienda è uno dei principali operatori italiani nel settore della difesa, con un portafoglio ordini che nel 2024 ha superato i 44 miliardi di euro. La società è oggetto di critiche da parte dei manifestanti che contestano il coinvolgimento dell’industria bellica nelle dinamiche di guerra.
Il corteo prosegue oggi con l’obiettivo di attirare l’attenzione sulle sofferenze dei civili nella Striscia di Gaza e di chiedere l’apertura di corridoi umanitari, tema di grande attualità nel dibattito pubblico italiano e internazionale. Nel frattempo, le autorità continuano a monitorare la situazione per garantire la sicurezza e la libertà di manifestazione.






