Milano, 7 ottobre 2025 – Tommaso De Giacomo torna libero: è questa la decisione della giudice per l’udienza preliminare (gup) di Milano, Giulia Masci, che ha accolto l’istanza presentata dal legale del presunto gestore di un sistema di scommesse clandestine nel mondo del calcio. L’inchiesta, coordinata dai pm Roberta Amadeo e Paolo Filippini, aveva portato lo scorso maggio all’arresto domiciliare di De Giacomo, del suo collaboratore Patrik Frizzera e di altri tre indagati, amministratori o dipendenti della gioielleria milanese Elysium Group. Tra i coinvolti figurano anche diversi calciatori di Serie A, tra cui Nicolò Fagioli, Nicolò Zaniolo, Sandro Tonali, Alessandro Florenzi, Mattia Perin, Wes McKennie, Raoul Bellanova e Samuele Ricci.
Il sistema di scommesse e il riciclaggio
Secondo le indagini, la rete di scommesse illegali era gestita tramite la gioielleria Elysium Group, che avrebbe simulato la vendita di orologi di lusso, emettendo fatture a giustificazione. I pagamenti venivano effettuati tramite bonifici, “a copertura dei debiti contratti dai giocatori”, permettendo così il riciclaggio di centinaia di migliaia di euro derivanti dalle puntate clandestine. Inoltre, è stato individuato un sistema strutturato per il pagamento dei debiti di gioco che si avvaleva di prestanomi e strumenti finanziari come carte PostePay, conti Revolut e correnti bancari. Alcuni scommettitori venivano incentivati con bonus o sconti per promuovere attivamente le piattaforme illegali.
La strada dei patteggiamenti e le prospettive processuali
Gli indagati coinvolti, compresi i cinque legati alla gioielleria, hanno scelto la via dei patteggiamenti, con il via libera della procura. L’udienza davanti alla gup Masci è fissata per il 26 novembre. Nel frattempo, i calciatori indagati, che non erano il vero oggetto principale dell’inchiesta, possono uscire dal procedimento pagando delle oblazioni, ovvero delle multe, evitando così ulteriori conseguenze penali.
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