Roma, 8 luglio 2025 – Prosegue oggi lo sciopero nazionale del personale ferroviario in cui si registrano pesanti ripercussioni sulle principali stazioni italiane. In particolare a Roma Termini, dove sono stati cancellati numerosi treni e si registrano ritardi significativi.
Sciopero ferroviario: 30 treni cancellati a Roma Termini
Nella mattinata di oggi, dalle 9 alle 12.45, presso la stazione di Roma Termini sono stati cancellati 23 treni in arrivo, mentre alle partenze si contano 7 cancellazioni. In totale 30 convogli sono stati soppressi. La maggior parte dei treni cancellati sono di Trenitalia, con la presenza anche di un convoglio Italo tra le cancellazioni. Lo sciopero, indetto dai sindacati di base, è iniziato alle 21 di ieri sera e proseguirà fino alle 18 di oggi. Coinvolto il personale viaggiante, addetti alla circolazione e ai servizi operativi ferroviari. Sono esclusi dallo sciopero i lavoratori della manutenzione infrastrutture di Rfi, che hanno già scioperato lo scorso 11 aprile.
Disagi diffusi e ritardi fino a 90 minuti in diverse città
Oltre a Roma, lo sciopero dei treni sta causando disagi significativi anche in altre città italiane. Il tabellone di Milano Centrale segna diversi ritardi superiori ai 30 minuti e diverse cancellazioni. A Napoli Centrale, disagi e lunghe file anche agli infopoint: circa la metà dei treni in arrivo e in partenza dallo scalo partenopeo è stata cancellata. Anche a Venezia la situazione è problematica: quasi tutti cancellati i treni in arrivo e partenza dalla stazione di Santa Lucia. A Roma invece, i monitor indicano ritardi fino a 120 minuti.
Lo sciopero è stato proclamato dalle sigle sindacali autonome Usb e Sgb. Il fine è chiedere il rinnovo del contratto, con rivendicazioni che includono il recupero del potere d’acquisto, miglioramento delle condizioni di lavoro, maggiori riposi e sicurezza per chi opera sui binari. Mentre la mobilitazione continua, sono garantiti i treni a lunga percorrenza e i servizi essenziali nelle fasce orarie protette dalle 6 alle 9 e dalle 18 alle 21. L’adesione allo sciopero è stata significativa, con punte del 75% e oltre tra il personale coinvolto, secondo quanto riferito dai sindacati promotori.






