Disservizi per i viaggiatori a causa delle agitazioni sindacali: ripercussioni su treni regionali, alta velocità e collegamenti aeroportuali, info su rimborsi e fasce garantite.
Roma, 8 luglio 2025 – È in corso uno sciopero nazionale dei treni che sta causando significativi disagi nella stazione di Roma Termini e in altre aree del Lazio. La protesta, proclamata da diversi sindacati di base, è iniziata alle ore 21 di ieri, 7 luglio, e proseguirà fino alle ore 18 di oggi, 8 luglio. Sin dalle prime ore del mattino, si registrano cancellazioni e ritardi che, in alcuni casi, superano l’ora di attesa.
Ritardi e cancellazioni a Roma Termini
La stazione di Roma Termini, principale nodo ferroviario della Capitale, è stata teatro di un vero e proprio caos. I ritardi dei treni, sia Italo sia Trenitalia, variano da 10 fino a 120 minuti, con alcune corse accumulate anche fino a 210 minuti di ritardo nelle giornate di sciopero precedenti, come quello del 6 maggio 2025. I collegamenti regionali sono particolarmente colpiti, con ritardi e cancellazioni che riguardano destinazioni come Cassino, Minturno, Civitavecchia, Latina, Velletri, Frascati e Nettuno. Anche le corse verso l’aeroporto di Fiumicino subiscono significativi slittamenti, come segnalato da Aeroporti di Roma.
I disagi si estendono anche ai treni a lunga percorrenza e all’alta velocità, con cancellazioni di convogli importanti, tra cui l’Intercity 588 per Trieste, il Regionale veloce 4128 per Pisa e diversi treni AV per Venezia, Milano e Napoli.
La protesta ha provocato scene di attesa prolungata, con viaggiatori costretti a sedersi sul pavimento della stazione, tra cui molti turisti stranieri. Alcuni gruppi, come una comitiva argentina e una coppia bergamasca in visita a Roma, hanno denunciato ritardi fino a tre ore, compromettendo i loro programmi di viaggio.
Le ragioni dello sciopero e le fasce di garanzia
Lo sciopero dei ferrovieri e del personale degli appalti è stato indetto da organizzazioni sindacali quali CUB Trasporti, FILT-CGIL, FIT-CISL, UILTRASPORTI e altri, a seguito del mancato accordo per il rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro. I sindacati sottolineano che, nonostante alcuni progressi nei negoziati, non si è raggiunto un compromesso soddisfacente.
Per quanto riguarda le fasce di garanzia, il gruppo FS prevede il mantenimento dei servizi essenziali fino alle ore 9 di questa mattina, ma i disagi si sono protratti anche oltre la fine ufficiale dello sciopero. I passeggeri che intendono rinunciare al viaggio possono richiedere il rimborso, valido fino all’ora di partenza del treno prenotato per Intercity e Frecce, e fino alle ore 24 del giorno antecedente per i treni regionali. È inoltre possibile riprogrammare il viaggio a condizioni simili, secondo la disponibilità.
Le ripercussioni coinvolgono non solo Trenitalia e Italo, ma anche altre società del gruppo FS, con potenziali disagi su collegamenti regionali, suburbani e aeroportuali in tutto il Paese.
L’agitazione odierna si aggiunge a una serie di proteste programmate nel settore ferroviario, confermando una fase di tensione sindacale che interessa il trasporto su rotaia a livello nazionale.





