L’Italia sta vivendo una giornata di mobilitazione nazionale in seguito allo sciopero generale proclamato da diversi sindacati, tra cui Cgil, Usb, Cub e Sgb, per denunciare il blocco israeliano alla Global Sumud Flotilla e manifestare solidarietà alla popolazione di Gaza. La protesta ha coinvolto numerose città, paralizzando in parte i trasporti e portando in piazza decine di migliaia di persone. Sullo sfondo, lo scontro politico tra il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, e il ministro dei Trasporti, Matteo Salvini, mentre dal fronte progressista è arrivato l’appello della leader del Pd Elly Schlein a difesa del diritto di sciopero.
Viminale: 29 manifestazioni in due giorni, quasi 400 mila partecipanti e 55 agenti feriti
Il Ministero dell’Interno ha reso noto che nella giornata di oggi, in tutta Italia, si sono svolte 29 manifestazioni che hanno visto la partecipazione complessiva di circa 396.400 persone.
Secondo i dati diffusi dal Viminale, nelle due giornate di proteste – ieri e oggi – si sono registrati 55 feriti tra le forze di polizia, colpiti durante le aggressioni avvenute nel corso dei cortei.
Le autorità continuano a monitorare la situazione per garantire la sicurezza e contenere eventuali episodi di violenza.
Sciopero generale e cortei in tutta Italia
La mobilitazione, indetta con preavviso ridotto, ha interessato tutti i settori pubblici e privati. Dalle 21 di ieri il personale ferroviario ha sospeso il servizio, provocando cancellazioni e ritardi anche di cinque ore in nodi cruciali come Milano Centrale, Roma Termini e Napoli Centrale. Garantite solo le fasce minime di legge per il trasporto locale e aereo.
A Milano, la Cgil stima oltre 100mila partecipanti al corteo che ha attraversato il centro con striscioni e slogan in sostegno a Gaza. Non sono mancati momenti di tensione quando una parte della manifestazione ha tentato di deviare verso la stazione di Lambrate, bloccata dalle forze dell’ordine.
A Roma, più di 60mila persone hanno sfilato da piazza Vittorio a piazza dei Cinquecento, vicino a Termini, protetta da un massiccio dispositivo di sicurezza. Fischi e contestazioni hanno raggiunto l’ambasciata tedesca, accusata di complicità nella crisi palestinese.
Anche altre città hanno registrato numeri significativi: Bologna (40-70mila presenze), Napoli (circa 50mila), Genova (40mila), oltre a cortei a Cagliari, Torino, Pisa, Palermo, Catania, Brescia e molte altre località. In alcuni casi, come a Livorno e Trieste, i presidi hanno interrotto porti e vie di comunicazione strategiche, rallentando il traffico commerciale.
La CGIL ha annunciato il successo dello sciopero generale nazionale tenutosi oggi in oltre 100 città italiane, che ha visto scendere in piazza più di 2 milioni di persone. Secondo la nota diffusa dalla CGIL, l’adesione media nazionale allo sciopero si è attestata intorno al 60%.
Sciopero generale: Salvini attacca, Landini replica. Schlein difende il diritto di sciopero
La giornata è stata segnata da un acceso confronto tra governo e sindacati. Matteo Salvini ha bollato lo sciopero come “illegittimo” per mancanza del preavviso previsto dalla legge 146/90, annunciando una stretta legislativa con pene più dure contro organizzatori e partecipanti. “Se Landini proclama lo sciopero, lo paghi di tasca sua”, ha affermato.
Immediata la replica del leader Cgil, che ha giudicato le parole di Salvini “inaccettabili”: “Chi scende in piazza rinuncia a una giornata di stipendio. Non è chi protesta a danneggiare il Paese, ma chi ignora la crisi umanitaria”.
Dal fronte dell’opposizione, Elly Schlein ha ribadito la centralità del diritto costituzionale allo sciopero: “Siamo al fianco dei lavoratori che manifestano. Giù le mani da questo diritto”.
Disagi ai trasporti e tensioni locali
Lo sciopero ha pesantemente inciso sulla circolazione ferroviaria e urbana. Treni soppressi o fortemente in ritardo hanno interessato Milano, Roma e Napoli, mentre il trasporto pubblico locale ha visto corse ridotte al minimo.
In alcune città, come Torino, Brescia e Salerno, non sono mancati momenti di scontro: lanci di oggetti contro le forze dell’ordine e risposte con lacrimogeni. A Livorno e Trieste i blocchi ai porti hanno paralizzato il traffico merci, mentre in centri come Genova, Vicenza e Firenze sono stati occupati caselli e binari ferroviari.
Nonostante gli episodi di tensione, la maggior parte delle manifestazioni si è svolta pacificamente, con una partecipazione diffusa che ha visto coinvolti non solo lavoratori, ma anche studenti, famiglie e associazioni civiche.






