Roma, 21 novembre 2025 – È confermato lo sciopero generale di 24 ore che rischia di paralizzare il settore dei trasporti in tutta Italia venerdì 28 novembre. L’agitazione coinvolge in particolare il comparto ferroviario, con possibili disagi su treni regionali, suburbani e a lunga percorrenza, oltre al personale delle autostrade e del trasporto aereo. A Milano, pur confermando la regolarità del trasporto pubblico locale gestito da Atm, i treni Trenord saranno soggetti a forti interruzioni.
Orari e modalità dello sciopero generale
Lo sciopero partirà alle 21 di giovedì 27 novembre per concludersi alle 21 di venerdì 28 nel settore ferroviario, mentre il personale delle autostrade incrocerà le braccia dalle 22 del 27 alle 22 del 28. Le sigle sindacali promotrici dell’agitazione sono diverse e includono Cub, Usb, Adl-Cobas, Clp, Sial-Cobas, Cobas, Unione Sindacale Italiana (Usi 1912), Flai Trasporti e Servizi, Fisi e Usi-Cit. Trenitalia e Trenord stanno aggiornando i dettagli sui treni garantiti durante la protesta, disponibili sui rispettivi siti ufficiali, con previsione di cancellazioni e ritardi anche fuori dall’orario di sciopero.

Il trasporto pubblico locale nelle altre città italiane subirà invece interruzioni differenziate, con fasce orarie di garanzia stabilite dalle singole aziende. A Milano l’Atm assicurerà il regolare funzionamento di bus, tram e metropolitane, mentre a Roma, Torino e Napoli sono attese ripercussioni variabili sul servizio.
Le motivazioni della protesta e la manifestazione a Montecitorio
Le ragioni alla base dello sciopero sono state dettagliatamente illustrate dall’Unione Sindacale di Base (Usb), che ha convocato un presidio a partire dalle ore 11 di venerdì 28 novembre in piazza di Montecitorio, sede della Camera dei deputati. La protesta vuole mettere al centro dell’attenzione la cosiddetta “Finanziaria del popolo”, un documento programmatico elaborato dai sindacati che propone misure quali l’aumento della paga base a almeno 2.000 euro mensili, il pensionamento anticipato a 62 anni, maggiori risorse per sanità e istruzione pubblica, case popolari e la riduzione dell’IVA sui beni di prima necessità.
Inoltre, Usb denuncia la precarietà lavorativa e il sistema degli appalti, chiedendo internalizzazioni e assunzioni nel settore pubblico per garantire stabilità e qualità dei servizi. Tra le richieste si annovera anche una forte tassazione per i grandi patrimoni e la confisca degli extraprofitti accumulati negli ultimi anni, oltre a un fermo alle grandi opere infrastrutturali per destinare risorse alla tutela del territorio.
Non manca una netta opposizione al riarmo, con la richiesta di sospendere immediatamente i rapporti militari con Israele, accusata di proseguire un genocidio in Palestina, mentre l’Italia continua a fornirgli materiale bellico.
Impatto e gestione dei disagi
Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha confermato la validità dello sciopero generale di 24 ore, nonostante tentativi di ridurlo a quattro ore, come avvenuto in precedenti agitazioni dove il TAR del Lazio ha respinto la precettazione ministeriale. Il ministero ha comunque stabilito fasce orarie di garanzia per minimizzare i disagi, ma si prevedono comunque cancellazioni e ritardi su treni Frecce, Intercity e regionali, oltre a ripercussioni sulle autostrade e sul trasporto aereo.
Le società di trasporto come Trenitalia, Trenord e Italo hanno pubblicato sul web gli elenchi dei treni essenziali che garantiranno il servizio, mentre le aziende di trasporto pubblico locale hanno previsto modalità di gestione differenziate a tutela degli utenti. Anche i servizi di noleggio con conducente (NCC) si trovano in agitazione, con manifestazioni in diverse città italiane contro recenti normative restrittive.
Gli utenti sono invitati a consultare anticipatamente i siti ufficiali delle compagnie per informazioni aggiornate sugli orari e le tratte garantite durante la giornata dello sciopero.






